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CODESA e delegazione scandinava: focus sui diritti umani nel Sahara occidentale

Sahara occidentale, 26 aprile 2024 - Il Collettivo dei Difensori Saharawi dei Diritti Umani (CODESA) ha espresso profonda preoccupazione per il deterioramento della situazione dei diritti umani nei territori occupati del Sahara Occidentale, durante un incontro tenutosi il 22 aprile con una delegazione che rappresenta le missioni diplomatiche dei paesi scandinavi a Rabat, in Marocco.

L'incontro, durato circa un'ora e trenta minuti, si è svolto presso la residenza dell'attivista per i diritti umani e ex prigioniero di coscienza Ali Salem Tamek, presidente del CODESA nella città occupata di El Aaiún. La delegazione, composta da rappresentanti di Svezia, Norvegia, Finlandia e Danimarca, ha ascoltato con attenzione le testimonianze sulle condizioni vissute dai civili sahrawi.

Le testimonianze hanno portato alla luce la gravità delle violazioni dei diritti umani perpetrate dalle forze di occupazione marocchine, tra cui:

- Genocidio: Il CODESA denuncia atti di genocidio contro il popolo Saharawi, che includono esecuzioni extragiudiziali, sparizioni forzate e torture.

- Crimini di guerra: Bombardamenti indiscriminati contro zone civili, l'uso di armi chimiche e l'impedimento dell'accesso a cibo e cure mediche sono tra i crimini di guerra denunciati dal CODESA.

- Crimini contro l'umanità: La negazione del diritto all'autodeterminazione, la repressione sistematica delle manifestazioni pacifiche e la politica di spopolamento forzato sono solo alcuni dei crimini contro l'umanità imputati al Marocco.

Oltre alle testimonianze, il CODESA ha consegnato alla delegazione una serie di documenti e rapporti che evidenziano il deterioramento della situazione dei diritti umani nei territori occupati. Il Collettivo ha sollecitato un intervento urgente da parte delle nazioni scandinave e della comunità internazionale per:

- Garantire il diritto all'autodeterminazione del popolo Saharawi: Il CODESA ribadisce il diritto inalienabile del popolo Saharawi di determinare il proprio futuro attraverso un referendum libero e trasparente, come previsto dalle risoluzioni delle Nazioni Unite.

- Mettere fine alle violazioni dei diritti umani: Il CODESA esorta la comunità internazionale a fare pressioni sul Marocco affinché ponga fine alle violazioni dei diritti umani e rispetti le norme del diritto internazionale umanitario.

- Rilasciare i prigionieri politici sahrawi: Centinaia di attivisti sahrawi languono nelle carceri marocchine senza un giusto processo. Il CODESA ne chiede il rilascio immediato e incondizionato.

L'incontro con i diplomatici scandinavi rappresenta un'importante opportunità per sensibilizzare la comunità internazionale sulla drammatica situazione dei diritti umani nel Sahara Occidentale. Il CODESA confida che questo incontro porterà a un'azione concreta per porre fine alle sofferenze del popolo Saharawi e garantire il suo diritto all'autodeterminazione.

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