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Censura e proteste per una mostra sui conflitti in Palestina, Ucraina e Sahara Occidentale al Parlamento Europeo


Bruxelles, 18 aprile 2024 - Una mostra fotografica dal titolo "Un posto nel mondo", incentrata sui conflitti in Palestina, Ucraina e Sahara Occidentale, è stata inaugurata mercoledì 17 aprile al Parlamento Europeo nell'ambito di un convegno organizzato dal Gruppo della Sinistra Europea dal titolo "Verso un futuro di pace. Come affrontare la deriva bellicosa dell'UE?".

L'obiettivo della mostra era di dare voce alle realtà spesso dimenticate dietro le grandi narrazioni geopolitiche, mostrando le sofferenze causate dai conflitti in corso e la lotta per l'autodeterminazione dei popoli oppressi. Tuttavia, la mostra è stata oggetto di una pesante censura, con la rimozione di quasi tutte le foto relative al conflitto di Gaza e di alcune immagini dal Sahara Occidentale.

Censura e accuse di ingerenza:

La censura ha provocato la dura reazione degli organizzatori e dei fotografi, che hanno denunciato l'accaduto come un atto di ingerenza da parte del Marocco e di una mancanza di volontà da parte dell'Unione Europea di affrontare le questioni scomode.

"Quasi tutte le foto sono state censurate"

"Arriviamo qui e scopriamo che quasi tutte le foto sono state censurate", ha dichiarato Abdalahe Osman, fotografo saharawi e uno degli autori della mostra. "Questo è un messaggio chiaro: l'Europa non vuole vedere la realtà di ciò che sta accadendo in Palestina e nel Sahara Occidentale".

Solidarietà e impegno per la pace:

Nonostante la censura, la mostra ha comunque avuto luogo e ha ricevuto il sostegno di numerose organizzazioni della società civile, ONG e rappresentanti della Palestina e del Sahara Occidentale.

Durante il convegno, che si è svolto su due giorni, si sono susseguiti dibattiti, una visita guidata alle istituzioni europee e la proiezione di un video sulla situazione in Ucraina.

La delegazione Sahrawi denuncia l'ingerenza del Marocco:

La delegazione Sahrawi, rappresentata da Jadiyetu El Mohtar, ha colto l'occasione per denunciare l'ingerenza del Marocco nelle istituzioni europee, riaffermando il sostegno alla causa del popolo Saharawi e alla sua lotta per l'autodeterminazione e l'indipendenza.

Un messaggio di speranza e di denuncia:

Nonostante le difficoltà, la mostra "Un posto nel mondo" ha lanciato un messaggio di speranza e di denuncia, sottolineando la necessità di un impegno concreto da parte dell'Unione Europea per la pace, la giustizia e il rispetto dei diritti umani. La censura subita ha solo rafforzato la determinazione degli organizzatori e dei fotografi a portare avanti la loro lotta per la verità e la libertà.

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