Sahara occidentale, 13 gennaio 2024 - L'ambasciatore della Repubblica Araba Saharawi Democratica (RASD) in Kenya, Mohamed Limam Mohamed Ali Sidi Bachir, ha pubblicato un articolo in cui esprime la sua profonda preoccupazione per l'elezione del Marocco alla presidenza del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite.
L'elezione del Marocco alla presidenza del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite nel 2024 ha suscitato sconcerto e indignazione da parte di molti difensori dei diritti umani.
L'ambasciatore sottolinea che il Marocco è un paese che viola sistematicamente i diritti umani, in particolare nei territori occupati del Sahara occidentale. Egli cita che il Marocco è stato condannato da numerose organizzazioni internazionali per le sue violazioni dei diritti umani nei territori occupati del Sahara occidentale. Queste violazioni includono:
- Detenzione arbitraria e tortura di civili sahrawi
- Restrizioni alla libertà di movimento e di espressione
- Negazioni dei diritti economici, sociali e culturali
In secondo luogo, l'Unione Africana (UA) ha rifiutato di sostenere la candidatura del Marocco. L'UA ha affermato che il Marocco non è un modello di rispetto dei diritti umani e che la sua elezione sarebbe stata un affronto all'Africa, aggiunge l'ambasciatore saharawi.
In terzo luogo, l'elezione del Marocco è stata vista come una vittoria della diplomazia transnazionale a scapito della diplomazia dei diritti umani. Il Marocco ha utilizzato il suo peso politico e finanziario per ottenere voti a suo favore, anche da paesi che sono tradizionalmente impegnati nella promozione dei diritti umani.
L'elezione del Marocco è un fatto grave che minerà l'autorevolezza del Consiglio per i diritti umani. I paesi che hanno votato a favore del Marocco sono responsabili delle violazioni dei diritti umani che potrebbero essere registrate nei territori occupati del Sahara occidentale, conclude l'articolo dell'ambasciatore saharawi in Kenya.
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