Sahara occidentale, 16 dicembre 2023 - In un contesto di crescente tensione geopolitica in Medio Oriente e Africa, la guerra nel Sahara Occidentale, dimenticata dai principali media, continua a mietere vittime. Da quasi mezzo secolo, il Marocco, con la complicità di Stati Uniti, Spagna e Francia, occupa illegalmente il territorio sahrawi, provocando il conflitto tra le due parti.
L'articolo inizia con una panoramica del conflitto, che risale al 1975, quando il Marocco invase il Sahara Occidentale, allora colonia spagnola. Il Fronte Polisario, movimento di liberazione nazionale sahrawi, ha combattuto contro l'occupazione marocchina, ma nel 1991 le due parti hanno firmato un piano di pace che prevedeva un referendum sull'autodeterminazione del popolo sahrawi. Tuttavia, il referendum non è mai stato tenuto, a causa dell'opposizione del Marocco.
L'articolo sottolinea la complicità dell'Occidente nell'occupazione marocchina. Gli Stati Uniti, la Francia e la Spagna hanno sostenuto il Marocco, fornendogli armi e finanziamenti. Questo sostegno ha permesso al Marocco di mantenere l'occupazione e di violare sistematicamente i diritti umani del popolo sahrawi.
Nel 2020, il Marocco ha violato il cessate il fuoco, riaccendendo le ostilità. Nel 2023, il Marocco ha intensificato gli attacchi contro il popolo sahrawi, utilizzando droni e armi da fuoco.
Il popolo sahrawi ha diritto a un referendum sull'autodeterminazione, come previsto dal diritto internazionale. La comunità internazionale deve intervenire per garantire il rispetto dei diritti umani e la risoluzione pacifica del conflitto.