New York, 16 dicembre 2023 - Le Nazioni Unite e tutte le nazioni del mondo hanno commemorato il 63° anniversario dell'adozione da parte dell'Assemblea Generale della risoluzione 1514 (XV) del 14 dicembre 1960, riguardante la Dichiarazione sulla concessione dell'indipendenza ai paesi e ai popoli coloniali.
La risoluzione 1514 (XV) riconosce che la sottomissione dei popoli alla sottomissione e alla dominazione straniera costituisce una negazione dei diritti umani fondamentali, è contraria alla Carta delle Nazioni Unite e un ostacolo alla promozione della pace e della cooperazione globale. L'Assemblea Generale ha solennemente proclamato la necessità di porre fine, rapidamente e incondizionatamente, al colonialismo in tutte le sue forme e manifestazioni.
Tuttavia, il colonialismo è ancora lungi dallo scomparire. Attualmente, la Commissione speciale sulla decolonizzazione (C-24) elenca 17 territori non autonomi, tra cui il Sahara occidentale, l'ultima colonia africana.
La decolonizzazione del Sahara Occidentale è stata ostacolata dall'invasione e dall'occupazione militare del territorio da parte del Marocco nel 1975. L'Assemblea Generale ha ripetutamente deplorato questa occupazione, che ha violato il diritto internazionale e ha impedito al popolo sahrawi di esercitare il proprio diritto all'autodeterminazione.
Sono trascorsi sessant'anni da quando l'Assemblea Generale ha incluso il Sahara Occidentale nell'elenco dei territori non autonomi. Tuttavia, la decolonizzazione del territorio resta incompiuta a causa dell'ostruzionismo del Marocco e dell'inerzia della comunità internazionale.
Di fronte alla nuova aggressione scatenata dal Marocco, il popolo sahrawi è stato costretto ancora una volta a riprendere la sua legittima lotta per l'autodeterminazione.
È quindi imperativo che l'Assemblea Generale e i suoi organi sussidiari raddoppino i loro sforzi per trovare una soluzione pacifica e duratura alla decolonizzazione del Sahara Occidentale.