Lisbona, 20 novembre 2023 - Il Fronte Polisario ha riaffermato che l'unica soluzione al conflitto del Sahara Occidentale è l'autodeterminazione del popolo saharawi. Lo ha affermato il rappresentante del Polisario presso le Nazioni Unite, Sidi Mohamed Omar, in un discorso tenuto a Lisbona, in Portogallo, in occasione di un simposio internazionale sul tema "Sahara Occidentale e Timor Est: lotta per l'autodeterminazione e l'indipendenza" tenuto il 19 novembre.
Nel suo intervento, Omar ha ricordato che il Sahara Occidentale è una questione di decolonizzazione riconosciuta dalle Nazioni Unite dal 1963. Ha inoltre sottolineato che il piano di pace approvato dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nel 1991 prevedeva un referendum libero ed equo in cui il popolo saharawi potesse scegliere tra l'indipendenza e l'integrazione con il Marocco.
Tuttavia, Omar ha denunciato che il Marocco, che occupa il Sahara Occidentale dal 1975, ha boicottato il referendum e ha continuato a colonizzare il territorio. Ha aggiunto che il Marocco ha anche utilizzato la questione dei criteri di ammissibilità al voto come scusa per non tenere il referendum.
Omar ha poi paragonato la situazione del Sahara Occidentale a quella di Timor Est, che ha ottenuto l'indipendenza dall'Indonesia nel 1999. Ha sottolineato che i criteri di ammissibilità al voto per il referendum a Timor Est erano simili a quelli previsti dal piano di pace per il Sahara Occidentale.
In conclusione, Omar ha affermato che l'autodeterminazione è l'unica soluzione possibile al conflitto del Sahara Occidentale. Ha invitato la comunità internazionale a sostenere il diritto del popolo saharawi a decidere del proprio futuro.
Il discorso di Omar ha ribadito la posizione del Fronte Polisario sulla questione del Sahara Occidentale. Il movimento ha sempre sostenuto che l'autodeterminazione è l'unica soluzione possibile al conflitto e che il Marocco deve ritirarsi dal territorio.
