Porto, 11 novembre 2023 - I partecipanti al convegno internazionale sul Sahara Occidentale, ospitato dall'Università portoghese di Porto, hanno ascoltato una sintesi del saccheggio sistematico delle risorse naturali sahrawi da parte dell'occupazione marocchina in coordinamento con compagnie straniere in flagrante violazione delle pertinenti leggi internazionali.
Il resoconto presentato dal capo dell'Autorità sahrawi per il petrolio e i minerali, Ghali Zubair, ha fornito dati concreti sul sistematico e eccessivo saccheggio delle risorse naturali sahrawi da parte dell'occupazione marocchina in collusione con compagnie straniere in flagrante violazione della pertinente legislazione internazionale.
Ghali Zubair ha invitato i partecipanti a lavorare insieme per sollecitare queste aziende a ritirarsi immediatamente e a smettere di saccheggiare la ricchezza di un popolo oppresso.
La professoressa Helena Furtad del Centro di studi africani dell'Università di Porto ha parlato dell'educazione nelle condizioni di asilo e di oppressione nel Sahara occidentale. Ha sottolineato l'importanza dell'educazione per il futuro del popolo sahrawi e ha invitato la comunità internazionale a sostenere gli sforzi dell'Università di Tifariti per fornire un'istruzione di qualità ai giovani sahrawi.
Il professore spagnolo dell'Università di Siviglia, che ha precedentemente formato insegnanti nelle scuole di Smara, ha presentato strategie di educazione psicologica per migliorare le condizioni di insegnamento e trattamento psicologico dell'infanzia nello stato di Smara.
Il professor Jorge Teixeira del Centro di Studi Africani dell'Università di Porto ha toccato l'archivio di guerra nel Sahara Occidentale, il sistema di informazione geografica e come preparare mappe di guerra a distanza.
Alla conclusione del simposio, il presidente dell'Università di Tifariti, Khatari Hamoudi, ha espresso la sua soddisfazione per i risultati del simposio, che ha contribuito a sensibilizzare l'opinione pubblica internazionale sulla questione del Sahara Occidentale. Ha ringraziato l'Università di Porto e il Centro di Studi Africani per aver organizzato l'evento e ha auspicato che sia l'inizio di una serie di simposi simili in altre università e centri di ricerca.
