New York, 20 settembre 2023 - Il Sudafrica ha chiesto martedì 19 settembre il rispetto dei principi fondanti dell'ONU, riconoscendo il diritto inalienabile del popolo Saharawi all'autodeterminazione.
Nel suo intervento davanti alla 78a Sessione Ordinaria dell'Assemblea Generale, il Presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha affermato che "siamo chiamati a rimanere fedeli ai principi su cui si fondano le Nazioni Unite, riconoscendo il diritto inalienabile del popolo del Sahara Occidentale all'autodeterminazione, in conformità con le pertinenti risoluzioni dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite".
Ramaphosa ha sottolineato che il diritto all'autodeterminazione è un principio fondamentale dell'ONU, sancito dalla Carta delle Nazioni Unite e da numerose risoluzioni dell'Assemblea Generale. "Questo diritto è sacro e inviolabile", ha affermato il Presidente sudafricano.
Il Sudafrica è uno dei 35 paesi che hanno riconosciuto la Repubblica Araba Saharawi Democratica (RASD), il governo in esilio del popolo Saharawi. Il Marocco, che controlla circa l'80% del territorio del Sahara Occidentale, sostiene che il territorio è parte integrante del proprio territorio.
L'intervento del Presidente Ramaphosa è un importante sostegno alla causa del popolo Saharawi, che da decenni lotta per l'autodeterminazione.
