في اليوم العالمي لضحايا الاختفاء القسري : الاستعمار الاسباني و قوة الاحتلال المغربي مسؤولان عن جرائم الحرب و الإبادة في الصحراء الغربية

Algeri, 23 ottobre 2024 – La Facoltà di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali di Algeri ha ospitato martedì 22 ottobre un evento di grande rilevanza internazionale, segnato dal lancio di una nuova campagna in solidarietà con il popolo saharawi. L'iniziativa, presentata dagli attivisti svedesi Benjamin Ladraa e Sanna Ghotbi, mira a mobilitare l'opinione pubblica mondiale e a sostenere il diritto all'autodeterminazione del popolo saharawi.

Il preside della facoltà, Aaradj Slimane, ha sottolineato l'importanza di questa iniziativa, affermando: "La nostra università è impegnata a promuovere la ricerca e il dibattito su temi cruciali per la giustizia internazionale. Sostenere la causa saharawi è un dovere morale per tutti noi."

Khalil Hamdi Mayara, rappresentante dell'ambasciatore della Repubblica Saharawi in Algeria, ha espresso profonda gratitudine per la solidarietà degli attivisti svedesi: "La loro missione è un esempio di coraggio e determinazione. La causa saharawi e quella palestinese sono unite da una stessa lotta per la libertà e la giustizia."

Gli attivisti svedesi, che hanno attraversato migliaia di chilometri in bicicletta per sensibilizzare l'opinione pubblica, hanno condiviso la loro esperienza e le motivazioni che li hanno spinti a intraprendere questo lungo viaggio. "La nostra campagna 'Bike for Western Sahara' vuole dare voce a un popolo che da troppo tempo è vittima di un'occupazione illegittima", ha dichiarato Benjamin Ladraa. Sanna Ghotbi ha aggiunto: "Siamo felici di vedere come la gioventù si sta mobilitando in tutto il mondo per sostenere la causa saharawi. Questo ci dà speranza per il futuro."

Il rettore dell'Università di Algeri 3, il professor Rouaski Khaled, ha espresso il suo apprezzamento per l'impegno degli attivisti svedesi, sottolineando il ruolo fondamentale delle università nella promozione dei diritti umani. Abdelaziz Medjahed, direttore generale dell'Istituto nazionale per gli studi strategici globali, ha tracciato un parallelo tra la lotta dei saharawi e quella di altri popoli oppressi, citando l'esempio di Olof Palme.

Un contesto internazionale favorevole:

Questa nuova campagna si inserisce in un contesto internazionale sempre più favorevole alla causa saharawi. Le recenti decisioni della Corte di Giustizia dell'Unione Europea e le ripetute risoluzioni dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite hanno rafforzato la posizione del popolo saharawi e aumentato la pressione internazionale sul Marocco.

L'iniziativa lanciata ad Algeri rappresenta un importante passo avanti nella lotta per l'autodeterminazione del popolo saharawi. Mobilitando l'opinione pubblica internazionale e generando una maggiore consapevolezza sulla questione, gli organizzatori sperano di contribuire a una soluzione pacifica e duratura al conflitto.