في اليوم العالمي لضحايا الاختفاء القسري : الاستعمار الاسباني و قوة الاحتلال المغربي مسؤولان عن جرائم الحرب و الإبادة في الصحراء الغربية

New York (Nazioni Unite), 18 settembre 2023 - Il rappresentante del Fronte Polisario presso le Nazioni Unite e coordinatore della MINURSO, Sidi Mohamed Omar, ha dichiarato giovedì che la dichiarazione del Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres sull'impegno delle Nazioni Unite nei confronti del diritto all'autodeterminazione del popolo del Sahara è stato un "messaggio chiaro allo Stato occupante del Marocco".

Nei suoi colloqui con il presidente della Repubblica Araba Democratica Saharawi (SADR), il segretario generale del Fronte Polisario, Brahim Ghali, il segretario generale dell'ONU, Antonio Guterres, ha sottolineato l'impegno delle Nazioni Unite a favore del diritto del popolo del Sahara Occidentale all'autodeterminazione e alla continuazione degli sforzi per l'attuazione di questo diritto in linea con le risoluzioni delle Nazioni Unite.

Ha auspicato che gli sforzi del suo inviato personale, Staffan de Mistura, possano accelerare il processo di risoluzione del conflitto che dura da troppo tempo.

Il diplomatico sahrawi ha dichiarato alla televisione sahrawi che "la dichiarazione del capo dell'ONU è del tutto normale, considerando che il Sahara Occidentale è una questione di decolonizzazione all'ordine del giorno dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite e dei suoi comitati specializzati".

Ha aggiunto che ciò è avvenuto in seguito ai tentativi dello Stato occupante del Marocco di imporre il fatto compiuto nei territori occupati del Sahara Occidentale, con il pretesto che "la questione è risolta e il dossier chiuso" presso le Nazioni Unite.

La dichiarazione del Segretario Generale delle Nazioni Unite, considerato il custode dei principi della Carta delle Nazioni Unite, intende trasmettere un chiaro messaggio allo Stato occupante del Marocco che:

In primo luogo, l'organizzazione internazionale resta impegnata a favore del diritto del popolo del Sahara Occidentale all'autodeterminazione.

In secondo luogo, la proposta nata morta dello Stato occupante e l'apertura di “pseudo rami” di entità straniere nei territori occupati del Sahara Occidentale, non cambieranno in alcun modo lo status del Sahara Occidentale come territorio sottoposto ad un processo di decolonizzazione sponsorizzato dalle Nazioni Unite.