قضية اللواء المتقاعد خالد نزار: الجزائر تأسف للقراءة الرجعية للعدالة السويسرية

Sudafrica, 6 giugno 2023 - I ministri degli Esteri dei BRICS hanno approvato la dichiarazione congiunta rilasciata dai vice ministri degli Esteri e dagli inviati speciali del gruppo nella loro riunione di aprile, in cui hanno chiesto di garantire il diritto all'autodeterminazione del popolo del Sahara occidentale.

Nel comunicato finale del loro incontro tenutosi giovedì e venerdì a Città del Capo, in Sudafrica, i ministri degli Esteri dei BRICS hanno approvato la dichiarazione congiunta rilasciata dai vice ministri degli Esteri e dagli inviati speciali dei BRICS nella loro riunione del 26 aprile 2023".

Durante questo incontro preparatorio, tenutosi ad aprile, per il prossimo vertice di questa organizzazione, che si svolgerà dal 22 al 24 agosto nella provincia sudafricana di Gauteng, i partecipanti hanno sottolineato "la necessità di raggiungere una soluzione politica duratura e reciprocamente accettabile per la questione del Sahara occidentale, in conformità con le relative risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'ONU”. A questo proposito, hanno espresso il loro "pieno sostegno all'attuazione della Missione delle Nazioni Unite per il referendum sull'autodeterminazione nel Sahara occidentale (MINURSO)".

I leader dei BRICS hanno anche espresso "il loro pieno sostegno all'inviato personale del Segretario generale delle Nazioni Unite per il Sahara occidentale (Staffan De Mistura) e ai suoi sforzi per far avanzare il processo politico che porterà alla ripresa del dialogo tra le parti coinvolte (il Fronte Polisario e Marocco). Questa posizione espressa dai Brics è stata "accolta con soddisfazione" dalla Repubblica Araba Saharawi Democratica.

Il Ministro degli Esteri saharawi, Mohamed Sidati, ha dichiarato a questo proposito che "questa posizione dei BRICS è infatti un messaggio molto chiaro al Consiglio di Sicurezza dell'Onu, e all'Onu in generale, ricordando loro che è giunto il momento per loro di assumersi le proprie responsabilità, vale a dire garantire il rispetto del diritto inalienabile del popolo saharawi all'autodeterminazione e all'indipendenza.

Il capo della diplomazia saharawi ha approfittato della stessa occasione per lanciare un appello alla comunità internazionale affinché sostenga gli sforzi delle Nazioni Unite per decolonizzare il Sahara occidentale" e per "fare pressioni sull'occupante marocchino.