Lisbona, 12 luglio 2022 - Ben 677 personalità e organizzazioni hanno inviato una lettera aperta al governo portoghese per affrontare la questione del Sahara occidentale, invitandolo a difendere "chiaramente" ed "esplicitamente" il diritto del popolo saharawi all'autodeterminazione, conformemente al diritto internazionale, al fine di contribuire a una soluzione "duratura" del conflitto.
Nella lettera inviata al Primo Ministro Antonio Luis Santos da Costa, e al suo Ministro degli Affari Esteri, i firmatari (677: 651 personalità e 26 organizzazioni della società civile), invitano il governo portoghese a "tenere all'ordine del giorno la questione del Sahara occidentale", in conformità con il diritto internazionale, la Costituzione della Repubblica portoghese e il sostegno precedentemente dato al popolo timorese, e di difendere "chiaramente" ed "esplicitamente" il diritto del popolo saharawi all'autodeterminazione.
La lettera chiede inoltre "il sostegno e il coinvolgimento (del governo) con tutti i mezzi per fermare le violazioni dei diritti umani nel Sahara occidentale, sostenendo, in particolare, l'istituzione di una missione di monitoraggio nell'ambito della Missione delle Nazioni Unite per il Referendum in Sahara occidentale (MINURSO)".
La lettera sottolinea l'importanza della "rigorosa applicazione delle decisioni del tribunale dell'Unione europea (UE) sugli accordi commerciali firmati tra l'UE e il Marocco e il mancato coinvolgimento del Portogallo in progetti nel territorio non autonomo del Sahara occidentale".