Roma, 18 luglio 2022 - All'aeroporto internazionale di Roma sono atterrati sabato 16 luglio i gruppi dei bambini saharawi provenienti dai campi profughi di Tindouf in Algeria, per trascorrere le vacanze estive in Italia.
I bambini Saharawi sono stati ricevuti all'arrivo dal movimento di solidarietà italiano (Rete Saharawi) e dal Rappresentate del Fronte Polisario a Roma.
All'arrivo, i bambini Saharawi portavano le bandiere Saharawi e Italiane, e anche quelle dell'Unione Europea.
I gruppi saranno ricevuti in varie regioni d'Italia, nell'ambito del programma dei "piccoli ambasciatori di pace 2022, che torna dopo due anni di sospensione a causa della pandemia.
Ogni anno dal 1992, con l'arrivo dell'estate, è ormai consuetudine dare ospitalità, per circa due mesi, a numerose decine di bambini Saharawi. Lontani dal deserto, nel periodo più caldo e critico dell'anno, i piccoli trovano accoglienza in famiglie o in strutture gestite da associazioni e comuni in Italia.
Per molti di loro, si tratta della prima esperienza al di fuori dei campi profughi in Algeria dove sabbia, polvere e vento sono inevitabili compagni e la temperatura nei mesi estivi può raggiungere picchi di 50 gradi.
Il progetto annuale si inserisce nell’ambito della “Campagna nazionale di accoglienza di bambini Saharawi” per lenire i loro disagi dovuti al caldo eccessivo nel deserto di Tindouf. Le spese di ospitalità sono a carico delle associazioni regionali di solidarietà che organizzano iniziative lungo tutto l'arco dell'anno per raccogliere fondi da destinare all'accoglienza e anche ad aiuti umanitari da inviare nei campi profughi.
I bambini in arrivo sono anche chiamati "piccoli ambasciatori di pace” perché durante il loro soggiorno, vengono realizzate numerose iniziative sul territorio regionale, ad esempio incontri, mostre fotografiche, cene di solidarietà, attività ludiche, volte a sensibilizzare la popolazione sulla causa Saharawi e sulla loro pacifica lotta per il diritto internazionale.
Il periodo di permanenza dei bambini in Italina è anche un importante momento per effettuare alcuni controlli sanitari e visite specialistiche che consentono, in considerazione del luogo di provenienza, una valutazione del loro stato di salute e interventi correttivi, quando è possibile.
Ogni Regione garantisce l'iscrizione al Servizio sanitario regionale, la visita pediatrica completa, esami clinici e di laboratorio, eventuali altre prestazioni sanitarie se necessarie, l'assistenza primaria attraverso l’individuazione di pediatra di riferimento all’interno dell'Azienda USL di dimora.