Martedì 22 febbraio, il Ministro degli Affari Sociali e della Promozione delle Donne Saharawi, la Sig.ra Souilma Biruk, ha ricevuto una delegazione di donne arabe, che parteciperà all'Arab International Symposium for Solidarity with people Saharawi, le cui attività inizieranno mercoledì 23 febbraio 2022.
Durante l'incontro, le donne arabe hanno espresso il loro sostegno alla donna saharawi nella sua legittima lotta contro l'occupazione marocchina, e hanno anche sottolineato il diritto del popolo saharawi all'autodeterminazione.
In questo contesto, la Presidente libica dell'Alto Consiglio internazionale delle organizzazioni della società civile, che comprende 58 paesi, ha affermato Intisar Salim Lakleib il suo assoluto sostegno alla causa del Sahara occidentale.
Ha affermato che questa visita ai campi profughi sahrawi "costituisce un'opportunità per conoscere le lotte della donna sahrawi e il suo essere al fianco per strapparle il diritto all'autodeterminazione".
In un contesto correlato, ha elogiato la "forza" della donna saharawi, che è diventata "un modello nella lotta a livello arabo e globale".
Hanno sottolineato "la resistenza delle donne saharawi al colonialismo e la loro sofferenza a causa dell'asilo, dell'oppressione per i loro diritti alla legittimità internazionale".
Da parte sua, l'attivista politica giordana Haifa Masaedh ha elogiato la "lotta della donna saharawi, determinata a sottrarle il diritto all'autodeterminazione.
In questo contesto, ha sottolineato che “la donna araba sostiene la donna saharawi e le sta al fianco nella lotta contro l'occupazione marocchina”.
Da parte sua, il segretario generale dell'Unione nazionale delle donne algerine, Nouria Hafsi, ha elogiato la posizione di solidarietà delle donne arabe con le donne sahrawi, riferendosi ai piani del Marocco nelle organizzazioni arabe per distorcere la causa sahrawi.
La Sig.ra Hafsi ha considerato la conferenza araba per la solidarietà con il popolo sahrawi, "nonostante il suo simbolismo, costituisce un successo, poiché questo nucleo, composto da vari paesi arabi, sarà un punto di partenza per l'introduzione della causa sahrawi e dei diritti del popolo sahrawi per costruire il loro stato indipendente".
In un contesto correlato, la rappresentante dell'African Women's Network in Algeria, Fatima Massoud, ha sottolineato che la causa Saharawi è "un caso di decolonizzazione e che il diritto internazionale deve essere applicato per liberare il Sahara occidentale".
Il ministro degli Affari sociali e della promozione delle donne nella Repubblica Saharawi, ha accolto con favore le posizioni delle donne arabe che partecipano a questo convegno e sostengono i diritti delle persone vulnerabili e la loro legittima lotta per l'applicazione della legittimità internazionale e la decolonizzazione Sahara occidentale.
Ha elogiato il pubblico arabo per conoscere la situazione del popolo sahrawi che soffre per l'occupazione marocchina, osservando che la lotta delle donne sahrawi "è diventata un esempio da seguire".
Il funzionario sahrawi ha anche evidenziato il ruolo delle donne sahrawi nella lotta contro l'occupazione marocchina e il loro contributo alla costruzione della Repubblica sahrawi attraverso la loro presenza in tutte le istituzioni.