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Greta Thunberg nei campi profughi Sahrawi: Un sostegno alla lotta per l'autodeterminazione e la giustizia climatica


Campi profughi saharawi, 7 gennaio 2025 - Greta Thunberg, la nota attivista svedese per il clima, si trova attualmente nei campi profughi sahrawi in Algeria, per esprimere solidarietà al popolo Sahrawi e sostenere la loro lotta per l'autodeterminazione. La sua presenza sottolinea il legame intrinseco tra giustizia climatica e diritti umani, denunciando l'occupazione marocchina del Sahara Occidentale.

La visita di Thunberg, avvenuta a partire dal 4 gennaio 2025, la vede partecipare alla Conferenza Internazionale di Solidarietà con il popolo Saharawi, un evento cruciale che si svolge nella Wilaya di Boujdour. Questa conferenza mira a portare all'attenzione internazionale la difficile situazione del popolo Sahrawi e la sua continua lotta per l'indipendenza, una causa che Thunberg supporta attivamente da anni.

Thunberg, divenuta famosa nel 2018 per aver dato il via al movimento globale "Fridays for Future" con i suoi scioperi scolastici per il clima davanti al parlamento svedese, continua il suo impegno a 22 anni come una delle voci più influenti a favore della giustizia climatica e dello sviluppo sostenibile.

La sua partecipazione alla conferenza, che si terrà dal 5 al 7 gennaio 2025, coincide con la visita degli attivisti svedesi Benjamin Ladra e Sanna Qutbi, autori di un viaggio di 48.000 chilometri in bicicletta intorno al mondo per sostenere la causa Sahrawi e sensibilizzare l'opinione pubblica sulla situazione nel Sahara Occidentale. Questa concomitanza rafforza ulteriormente il messaggio di solidarietà e l'importanza di unire le forze per i diritti umani e la giustizia.

L'impegno di Thunberg in questa causa evidenzia la sua dedizione alla difesa dei diritti umani e della giustizia climatica in tutte le regioni che affrontano avversità. La sua presenza in questo evento di solidarietà giunge in un momento critico, poiché il popolo Sahrawi continua a vivere in condizioni precarie nei campi profughi nel deserto algerino. L'incontro offre a Thunberg e ad altri attivisti un'opportunità preziosa per scambiare esperienze ed esplorare le interconnessioni tra il cambiamento climatico e la lotta per la libertà, la giustizia e la dignità umana.

È previsto anche un incontro tra Thunberg e il presidente sahrawi Brahim Ghali, un gesto che rafforza ulteriormente i legami tra il movimento globale per il clima e la lotta sahrawi per l’indipendenza.

Attraverso il suo attivismo, Thunberg non solo spera di dare voce al popolo Sahrawi, ma anche di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle più ampie sfide geopolitiche e ambientali che le comunità emarginate affrontano in tutto il mondo. La sua presenza nei campi profughi è un potente simbolo di solidarietà e un richiamo all'azione per la giustizia e i diritti umani.

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