Londra (Regno Unito), 22 febbraio 2022 - La delegazione del Fronte Polisario, in visita di lavoro nella capitale britannica, Londra, ha tenuto una serie di incontri separati con diverse missioni diplomatiche accreditate nel Regno Unito, in particolare Algeria, Sudafrica, Namibia e Cuba.
Gli incontri sono stati l'occasione per informare i membri del corpo diplomatico sugli sviluppi del conflitto del Sahara occidentale, in particolare la ripresa della guerra nella Regione.
I colloqui si sono concentrati anche sul ruolo negativo delle Nazioni Unite e sull'incapacità del Consiglio di sicurezza di adottare le misure necessarie per identificare ed esaminare le ragioni principali del crollo del cessate il fuoco e del ritardo nell'attuazione del piano di pace e del 1991 e 1997 accordi firmati dalle due parti, il Fronte Polisario e il Regno del Marocco.
In merito alle ripercussioni del conflitto che continua senza una soluzione in vista, la delegazione ha presentato la crescente crisi dei diritti umani nei territori occupati, nonché lo sfruttamento illegale delle risorse naturali attraverso accordi illegali con le multinazionali e l'Unione Europea.
Questa situazione alimentare la tensione e incoraggiare lo Stato occupante a continuare a ribellarsi contro la legittimità internazionale e la minaccia alla sicurezza, alla pace e alla stabilità in Nord Africa e nella regione del Sahel.
Hanno discusso dell'importante partecipazione della Repubblica Sahrawi al vertice del partenariato tra Unione Africana e Unione Europea, alla presenza del Presidente Brahim Gali.
La delegazione Sahrawi ha portato messaggi a membri delle missioni diplomatiche al fine di intensificare gli sforzi per sostenere la lotta del popolo saharawi e difendere i suoi diritti fondamentali e legittimi alla libertà e all'indipendenza.
La delegazione del Fronte Polisario comprendeva il sig. Obi Buchraya Bachir, rappresentante del Fronte Polisario dell'Europa e dell'Unione europea, e il sig. Sidi Barika, rappresentante nel Regno Unito e il suo vice, il sig. Hamdi Youssef.