II Forum internazionale di solidarietà giovanile con il Sahara occidentale si è concluso questa domenica con l'adozione di una dichiarazione finale e di cinque raccomandazioni in cui si richiama alla necessità di intensificare gli sforzi per porre fine l'occupazione marocchina dei territori occupati saharawi.
Il Forum, organizzato congiuntamente dall'Unione Nazionale della Gioventù Saharawi e dal Consiglio della Gioventù di Spagna (CJE), in collaborazione con il Centro Giovanile Europeo e il Centro Latino per la Gioventù, ha condannato fermamente nella sua dichiarazione finale le violazioni sistematiche e le gravi violazioni dei diritti umani commessi dalle autorità marocchine contro civili sahrawi nelle città occupate del Sahara occidentale.
Ha anche denunciato la violazione del cessate il fuoco da parte del Marocco il 13 novembre 2020, il fatto che ha causato il ritorno della guerra nella regione.
La dichiarazione del Forum ha sottolineato l'urgente necessità di porre fine al processo di decolonizzazione nel Sahara occidentale.
Dichiarazione: il nostro impegno a difendere il diritto del popolo saharawi all'autodeterminazione e a denunciare le violazioni commesse nei suoi confronti dallo Stato occupante, il Marocco.
Condanniamo inoltre con la massima fermezza le violazioni dei diritti umani, le intimidazioni, le molestie e le torture nei confronti dei sahrawi nel Sahara occidentale occupato, in particolare le aggressioni sessuali e lo stupro delle donne.
Il comune di Mollina, a Malaga, ha ospitato dal 26 al 28 novembre, il Forum internazionale di solidarietà giovanile con il Sahara occidentale, un evento organizzato congiuntamente dall'Unione della gioventù Saharawi e dal Consiglio spagnolo della gioventù (CJE).
Oltre 90 giovani provenienti da più di 41 paesi, oltre a 10 organizzazioni e organizzazioni internazionali, hanno preso parte all'importante evento con la presenza delle autorità del Fronte Polisario e del governo Saharawi.