Nonantola, 5 agosto 2025 – Un pranzo all’insegna della pace, dell’accoglienza e della solidarietà ha animato la giornata di lunedì 4 agosto a Nonantola, dove la comunità ha aperto le proprie porte ai "Piccoli Ambasciatori di Pace Saharawi", bambini provenienti dai campi profughi di Tindouf (Algeria) e accolti quest’estate in Emilia-Romagna nell’ambito del progetto nazionale promosso dalla Rete Saharawi.
L’iniziativa, organizzata dall’Associazione Kabara Lagdaf in collaborazione con l’associazione locale Anni in Fuga, si è svolta presso il Centro culturale La Clessidra, trasformato per l’occasione in un luogo di incontro e condivisione tra culture e generazioni.
Le istituzioni accanto ai bambini:
A rendere ancora più significativo il momento è stata la presenza delle autorità comunali, a partire dalla Sindaca di Nonantola, Tiziana Baccolini, accompagnata dal Vicesindaco Massimo Po e dall’Assessora ai Servizi Sociali Eliana Borsari. Durante l’evento, l’amministrazione ha rivolto parole di benvenuto ai piccoli ospiti, sottolineando il valore umano e simbolico dell'accoglienza.
Come gesto di affetto e fratellanza, il Comune ha donato ai bambini un vasetto di miele naturale, da portare con sé e condividere con le proprie famiglie nei campi profughi. Un dono semplice ma carico di significato: un messaggio dolce di speranza, continuità e legame oltre i confini.
Un impegno che guarda lontano:
L’incontro ha rappresentato non solo un’occasione conviviale, ma anche un momento di forte valore civico. Con questa iniziativa, Nonantola conferma il suo impegno concreto nel sostenere la causa del popolo saharawi, promuovendo la conoscenza della sua storia e delle difficili condizioni in cui è costretto a vivere da quasi cinquant’anni.
Il pranzo con i bambini Saharawi si inserisce in un percorso più ampio di cooperazione internazionale dal basso, che vede protagoniste numerose realtà locali, associazioni di volontariato e istituzioni, tutte unite nel costruire un futuro più giusto e solidale.
Una comunità che non dimentica:
La comunità nonantolana ha dimostrato ancora una volta la propria sensibilità e apertura verso le tematiche della giustizia globale e della pace. Iniziative come questa non solo offrono un momento di gioia e serenità ai bambini ospitati, ma rafforzano anche il tessuto civile e culturale del territorio, promuovendo valori universali come il rispetto, la dignità e il diritto all’autodeterminazione dei popoli.
Un piccolo gesto, come un pranzo condiviso, può diventare un seme di consapevolezza e cambiamento, capace di mettere in relazione storie lontane e vite quotidiane, nel segno della solidarietà e della pace.
