Modena, 5 agosto 2025 – Si è tenuto lunedì 4 agosto presso la sede della Provincia di Modena un significativo incontro istituzionale dedicato alla cooperazione internazionale e alla solidarietà con il popolo Saharawi, alla presenza dei “Piccoli Ambasciatori di Pace”, bambini provenienti dai campi profughi di Tindouf, accolti quest’estate da numerose famiglie del territorio modenese.
L’iniziativa, organizzata dall’Associazione Kabara Lagdaf ODV di Modena – da anni impegnata nel sostegno al popolo Saharawi – ha visto la partecipazione di rappresentanti di numerosi Comuni firmatari dei “Patti di amicizia” con la Repubblica Araba Saharawi Democratica.
Una rete istituzionale unita nella solidarietà:
A fare gli onori di casa è stata Francesca Maletti, Vicesindaca di Modena, che ha accolto con calore i giovani ospiti e i loro accompagnatori, ribadendo l’impegno della città nel sostenere una delle esperienze più significative di accoglienza e cooperazione internazionale del territorio.
Hanno partecipato all’incontro anche:
- Chiara Ferrari, Vice Sindaca di Maranello
- Rita Barbieri, Presidente del Consiglio Comunale di Castelfranco Emilia
- Damiano Pietri, Assessore di Campogalliano
- Giulia Bosi, Assessora di Formigine e vicepresidente dell’Associazione Kabara Lagdaf
- Mimma Savigni, Assessora di Sassuolo
- Gianni Monari, Assessore di Soliera
- Elisa Bortolazzi, Assessora di Ravarino
- Andrea Berselli, Assessore di Bomporto
- Tiziana Baccolini, Sindaca di Nonantola
- Giancarlo Tagliavini, Sindaco di Savignano sul Panaro
Un impegno condiviso per il diritto all'autodeterminazione:
Nel corso dell’incontro, i rappresentanti istituzionali hanno rinnovato con forza il loro impegno politico e morale a sostegno della causa saharawi, ribadendo la necessità di una soluzione pacifica e giusta fondata sul diritto all’autodeterminazione del popolo del Sahara Occidentale, ancora oggi occupato illegalmente dal Marocco.
A sottolineare il valore simbolico e concreto dell’iniziativa è intervenuto anche il Presidente della Provincia di Modena, Fabio Braglia, che ha accolto i dieci bambini e i volontari dell’Associazione Kabara Lagdaf con queste parole:
«La pace è la condizione necessaria per la crescita e lo sviluppo delle comunità, specialmente in un momento delicato come quello che sta attraversando il nostro continente. Il popolo Saharawi ci insegna che non bisogna mai smettere di credere nella libertà.»
Una storia di impegno e memoria:
L’Associazione Kabara Lagdaf, fondata nel 1992, prende il nome da una bambina saharawi scomparsa prematuramente a Modena nonostante le cure ricevute. Iscritta all’Albo regionale del Volontariato e parte del coordinamento regionale di sostegno al popolo Saharawi dal 1997, l’associazione promuove progetti di cooperazione e sensibilizzazione sul territorio. Oggi è attiva in numerosi Comuni della provincia, da Campogalliano a Carpi, da Nonantola a Sassuolo, passando per Modena, Montese, Ravarino e molti altri.
Il legame istituzionale si è rafforzato anche con l'incontro del 31 luglio scorso a Bologna, promosso dalla Regione Emilia-Romagna, che ha coinvolto i bambini Saharawi accolti in diversi comuni regionali: una testimonianza corale di solidarietà dal basso, che dimostra come la cooperazione internazionale possa partire dalle comunità locali.
Un messaggio che guarda al futuro:
L’incontro si è concluso con un forte messaggio di speranza, fratellanza e impegno collettivo, rivolto alle nuove generazioni. I “Piccoli Ambasciatori di Pace”, con la loro presenza, hanno ricordato che anche in mezzo all’esilio e all’ingiustizia, è possibile portare un messaggio di dignità e resistenza pacifica.
Modena, insieme agli altri Comuni della provincia, continua così a tracciare un esempio virtuoso di diplomazia umana, dove l’accoglienza diventa strumento di consapevolezza, e i diritti dei popoli tornano al centro dell’agenda istituzionale.
