Montaione (FI), 6 agosto 2025 – Una giornata intensa di emozioni, cultura e solidarietà ha animato il borgo toscano di Montaione, che lunedì 4 agosto ha celebrato la Giornata della Cultura Saharawi, accogliendo i “Piccoli Ambasciatori di Pace” nell’ambito del progetto nazionale promosso dalla Rete Saharawi in collaborazione con la Rappresentanza del Fronte Polisario in Italia.
I protagonisti dell'iniziativa sono stati i bambini saharawi provenienti dai campi profughi nel deserto algerino, ospitati a Montaione nella casa parrocchiale grazie al prezioso supporto dell’Auser locale. La loro presenza ha trasformato la giornata in un’occasione concreta di dialogo e conoscenza tra popoli, rafforzando il legame tra la comunità locale e la causa del Sahara Occidentale.
Incontro istituzionale e messaggio di accoglienza:
La giornata si è aperta martedì 5 agosto con un incontro ufficiale presso il Comune, dove il Sindaco di Montaione ha accolto calorosamente i piccoli ambasciatori e le loro accompagnatrici. Nel suo discorso ha sottolineato il valore umano e simbolico dell’iniziativa: «Accogliere questi bambini significa promuovere la cultura della pace, della giustizia e dei diritti umani, valori universali che devono guidare ogni comunità».
Cultura saharawi nel cuore del borgo:
Organizzata dall’associazione Hurria, la giornata del 4 agosto ha offerto momenti di forte impatto culturale. Nel centro storico del borgo è stata allestita una tradizionale tenda saharawi, spazio simbolico di incontro e ospitalità. Qui, i bambini hanno coinvolto i presenti nel rito del tè, gesto emblematico dell’accoglienza saharawi.
Accanto a questo momento suggestivo, il programma ha proposto musica tradizionale, racconti popolari e narrazioni storiche, permettendo ai partecipanti di immergersi nella cultura del popolo saharawi, troppo spesso ignorato nei media internazionali.
Pranzo comunitario e partecipazione collettiva:
La giornata si è conclusa con un pranzo comunitario a base di couscous, condiviso tra cittadini, volontari, associazioni locali e ospiti, in un clima di festa e solidarietà. Tante le persone accorse per conoscere da vicino l’esperienza dei piccoli ambasciatori e manifestare il proprio sostegno a un popolo che, da quasi 50 anni, attende il riconoscimento del proprio diritto all’autodeterminazione.
Un ponte tra popoli:
Tra le colline toscane e i vicoli di Montaione, la Giornata della Cultura Saharawi ha rappresentato un vero ponte tra culture, costruito su ascolto, empatia e consapevolezza. Un piccolo ma significativo tassello nel mosaico della solidarietà internazionale, che testimonia come la pace si costruisca anche così: accogliendo, conoscendo e condividendo.
L’evento si inserisce nel calendario nazionale delle iniziative estive a sostegno del popolo saharawi, confermando ancora una volta il ruolo centrale delle comunità locali nella promozione dei diritti umani e della cooperazione tra i popoli.
