Sesto Fiorentino (Italia), 9 luglio 2025 – Sono arrivati da domenica 6 luglio a Sesto Fiorentino i Piccoli Ambasciatori di Pace saharawi, accolti con calore dall’Amministrazione comunale e dall’associazione Ban Slout Larbi, promotrice storica dell’iniziativa. Il gruppo è composto da dieci bambini provenienti dai campi profughi saharawi – sette maschi, tre femmine – accompagnati da due adulti.
Martedì 8 luglio, presso il Palazzo comunale, i giovani ospiti sono stati ricevuti dal sindaco Lorenzo Falchi e dalla vicesindaca Claudia Pecchioli. All’incontro istituzionale hanno preso parte anche Abdalahi Bucheiba, rappresentante del Fronte Polisario in Toscana, e Sandro Volpe, presidente dell’associazione Ban Slout Larbi, da anni attiva nella solidarietà con il popolo saharawi.
I piccoli resteranno a Sesto Fiorentino fino al 1° agosto, partecipando a numerose attività organizzate in collaborazione con le realtà associative del territorio e incontrando i rappresentanti delle amministrazioni comunali della zona.
Tra gli appuntamenti più significativi:
- la tradizionale cena di solidarietà nel quartiere di Quinto, prevista per il 24 luglio;
- il conferimento della cittadinanza onoraria durante il Consiglio comunale del 29 luglio, a suggello del legame profondo e duraturo tra la città e il popolo saharawi.
"È un grande onore accogliere ancora una volta le bambine e i bambini saharawi nella nostra città – ha dichiarato il sindaco Lorenzo Falchi –. Da 42 anni la loro presenza rappresenta uno dei simboli concreti della nostra amicizia con il popolo saharawi, cui da oltre mezzo secolo è negato il diritto all’autodeterminazione e al ritorno nella propria terra. Questa esperienza, resa possibile grazie all’impegno generoso delle associazioni locali, arricchisce l’intera comunità sestese."
Falchi ha ribadito l’impegno storico e continuo di Sesto Fiorentino come “città di pace e accoglienza”, schierata da sempre al fianco del popolo saharawi nella sua legittima lotta per la libertà, la giustizia e la dignità.
Anche quest’anno, dunque, la città conferma il suo ruolo di protagonista nella rete nazionale di accoglienza estiva, offrendo ai piccoli ospiti non solo un’occasione di svago e crescita, ma anche un importante momento di scambio culturale e testimonianza civile. Un segno tangibile che la solidarietà internazionale può e deve partire dalle comunità locali.
