Quito (Ecuador), 16 luglio 2025 – L'Associazione ecuadoriana di amicizia con il popolo saharawi (AEAPS), insieme a una ventina di altre organizzazioni sociali, per i diritti umani e congregazioni religiose, ha partecipato attivamente alla "IV Onda di Pace 2025", un'iniziativa globale guidata da World Beyond War (WBW). L'evento ha visto la capitale ecuadoriana unirsi a un coro mondiale per la pace, sottolineando l'urgenza di affrontare i numerosi conflitti e le ingiustizie che affliggono il pianeta.
L'AEAPS ha colto l'occasione per riaffermare la legittima lotta del popolo saharawi per la piena indipendenza e sovranità. Un momento toccante dell'evento è stata la mostra di pubblicazioni, opuscoli e cartoline che denunciavano le ingiuste condizioni di decine di prigionieri politici saharawi detenuti nelle carceri marocchine, portando all'attenzione del pubblico una grave violazione dei diritti umani spesso trascurata.
Una Condanna Unanime della Militarizzazione e dell'Occupazione
L'attività si è svolta con una parte in presenza che ha visto la partecipazione di attivisti, leader religiosi e artisti impegnati per la pace e i diritti umani. I presenti hanno espresso la loro ferma condanna della militarizzazione globale, delle basi militari straniere (inclusa la base navale statunitense di Guantanamo Bay), delle aggressioni militari sioniste contro Iran, Libano, Siria, Palestina e Yemen, dell'occupazione marocchina del Sahara Occidentale e del crudele blocco statunitense contro Cuba. Questa ampia condanna sottolinea l'interconnessione delle diverse lotte per la pace e la giustizia a livello mondiale.
A seguire, portavoce dei social media, leader religiosi, bambini e adolescenti si sono collegati virtualmente, unendosi a una trasmissione globale iniziata ore prima in Asia e che ha fatto il giro del mondo, amplificando il messaggio di pace e solidarietà. Tutti i partecipanti hanno unanimemente condannato le aggressioni militari degli Stati Uniti e della NATO (Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico), nonché i crimini contro l'umanità commessi dal sionismo contro il popolo palestinese.
Un Richiamo All'Urgenza: I Conflitti Globali ai Massimi Storici
L'atto simbolico ha avuto inizio con il suono delle campane, un gesto che ha richiamato l'attenzione sull'urgenza della pace in un mondo sempre più frammentato. Attualmente, si contano circa 56 conflitti in corso, il numero più alto dalla Seconda Guerra Mondiale, con 92 paesi coinvolti in scontri al di fuori dei propri confini, come evidenziato dal Global Peace Index. Molti di questi conflitti, è stato sottolineato, affondano le loro radici nei processi di colonizzazione, in particolare quelli perpetrati dalle metropoli europee che si sono spartite territori e popoli in Africa, Medio Oriente e Asia.
L'evento è stato organizzato a livello internazionale da Gensuikyo, l'International Peace Bureau, la Stop the War Coalition Philippines e World Beyond War (WBW). In Ecuador, hanno partecipato numerose organizzazioni, tra cui l'AEAPS, l'Alleanza Latinoamericana per la Palestina contro l'Apartheid, il BDS Ecuador, il Centro Culturale Ecuadoriano-Iraniano, il Centro Segundo Montes Mozo (CSMM), la Commissione Ecumenica per i Diritti Umani (CEDHU), l'Equipe Missionaria Itinerante (EMI), la Chiesa Evangelica Luterana, Oliva Colectiva, il Programma di Accompagnamento Ecumenico in Palestina e Israele (PEAPI) e UNITIERRA.
L'Onda di Pace 2025 a Quito ha rappresentato un significativo richiamo alla necessità di unire le forze per un futuro di pace e giustizia, ponendo l'accento sulla solidarietà internazionale e sulla denuncia delle molteplici forme di violenza e oppressione.

