Saragozza (Spagna), 3 maggio 2025 - La carovana per la liberazione dei prigionieri politici saharawi ha fatto tappa venerdì 2 maggio a Saragozza, ricevendo un caloroso benvenuto istituzionale e sensibilizzando l'opinione pubblica sulla critica situazione dei detenuti. Questo importante momento segna la terza fase di un tour che attraverserà diverse città spagnole, portando con sé un pressante appello alla giustizia e al rispetto dei diritti umani.
Al loro arrivo al Parlamento aragonese, i partecipanti alla marcia sono stati accolti dal coordinatore generale di Izquierda Unida, il signor Albarro Sanz, e dalla signora Derina Maro, membro di Izquierda Unida per il Consiglio Regionale di Saragozza. L'incontro ha rappresentato un'opportunità cruciale per illustrare nel dettaglio le finalità e le rivendicazioni della mobilitazione, focalizzandosi in particolare sulla drammatica condizione dei prigionieri politici saharawi, molti dei quali languono in carcere da quindici anni a seguito di detenzioni giudicate arbitrarie.
Durante i colloqui, il responsabile stampa della marcia ha sottolineato la gravità della situazione, portando all'attenzione delle delegazioni il caso emblematico dei prigionieri di Gdeim Izik. Sono state evidenziate le inequivocabili decisioni del Comitato delle Nazioni Unite contro la tortura e il parere del Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulla detenzione arbitraria, entrambi concordi nel dichiarare illegale la loro incarcerazione e nel sollecitare con urgenza il Marocco a procedere al loro immediato rilascio. Queste prese di posizione da parte di organismi internazionali autorevoli rafforzano la richiesta di giustizia e pongono un'ulteriore pressione sulla comunità internazionale.
La giornata di sensibilizzazione a Saragozza ha incluso anche un significativo incontro con l'Ordine degli avvocati della città. Il focus del dibattito è stato incentrato sulla precaria situazione dei diritti umani nel Sahara occidentale e, in particolare, sulla questione dei prigionieri politici saharawi detenuti in violazione delle norme internazionali. Questo confronto con la professione forense sottolinea l'importanza del rispetto dello stato di diritto e della tutela dei diritti fondamentali in ogni contesto.
La marcia prosegue il suo percorso attraverso la Spagna, con l'obiettivo di mantenere alta l'attenzione sulla difficile situazione dei prigionieri politici saharawi e di sollecitare un intervento concreto da parte delle istituzioni e della società civile per garantire la loro libertà e il rispetto dei loro diritti.

