Campi profughi saharawi, 30 maggio 2025 – In tutte le wilayat (province) dei campi profughi saharawi sono ufficialmente iniziati gli esami scolastico per gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado. L’avvio delle prove segna una tappa importante per il sistema educativo saharawi, che nonostante le difficili condizioni di vita nei campi, continua a dimostrare una straordinaria capacità di resilienza e dedizione all’istruzione.
Nella Wilaya di Dakhla, le prove hanno preso il via in un clima di grande impegno e organizzazione, con aule adeguatamente attrezzate e studenti motivati a dare il meglio di sé al termine del terzo e ultimo trimestre dell’anno accademico.
Alla cerimonia d’apertura ha partecipato il governatore di Dakhla, fratello Mohamed Sheikh insieme al Segretario Generale del Ministero dell’Istruzione, dell’Insegnamento e della Formazione Professionale RASD, Mustafa Mohamed. Presenti anche i direttori centrali dell’amministrazione scolastica, nonché membri del Consiglio Popolare Regionale, a testimonianza dell’importanza strategica che l’istruzione continua a rivestire per la Repubblica Araba Saharawi Democratica (RASD).
Gli esami dureranno quattro giorni, secondo il calendario stabilito dall’Ispettorato regionale del Ministero dell’Istruzione. Le prove coinvolgono centinaia di insegnanti e operatori scolastici, impegnati nell’organizzazione e nella supervisione dello svolgimento degli esami.
L’istruzione come pilastro della resistenza civile:
In un contesto segnato da oltre quattro decenni di esilio forzato e lotta per l’autodeterminazione, il sistema educativo nei campi profughi non rappresenta solo un servizio pubblico fondamentale, ma è anche un simbolo di resistenza culturale e identitaria. L’istruzione è da sempre al centro del progetto politico e sociale del Fronte Polisario, che considera la formazione delle nuove generazioni uno strumento essenziale per la costruzione di uno Stato saharawi libero e sovrano.
Nonostante le sfide legate alla mancanza di risorse, alle condizioni climatiche estreme e all’isolamento geografico, le scuole saharawi – grazie alla collaborazione con ONG internazionali e agenzie dell’ONU – continuano a formare studenti capaci e consapevoli, mantenendo standard educativi di tutto rispetto.
L’avvio degli esami rappresenta quindi un momento di valutazione, ma anche di speranza, poiché dimostra come, anche nelle condizioni più difficili, il diritto all’istruzione può essere garantito con determinazione e impegno collettivo.
