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Onda di solidarietà a Rabuni: La società civile Saharawi in marcia per i prigionieri politici


Campi profughi saharawi, 28 aprile 2025 Un vibrante corteo di solidarietà ha animato domenica 27 aprile le vie di Rabuni con la società civile saharawi che si è mobilitata con forza per denunciare la difficile situazione dei prigionieri politici saharawi detenuti nelle carceri marocchine. La marcia ha visto la partecipazione di un ampio spettro di rappresentanti, provenienti da organizzazioni di massa, associazioni per i diritti umani e gruppi umanitari, i quali hanno annunciato con determinazione la loro adesione a una campagna internazionale volta a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla loro condizione.

L'iniziativa si pone come un grido di denuncia contro le gravi e persistenti violazioni dei diritti umani perpetrate ai danni del popolo saharawi all'interno del sistema carcerario marocchino. I manifestanti hanno espresso con veemenza la richiesta di rilascio immediato e incondizionato di tutti i prigionieri politici saharawi, invocando al contempo giustizia per le vittime di torture e detenzioni arbitrarie, pratiche che minano i fondamenti stessi della dignità umana e del diritto internazionale.

Al termine della sentita manifestazione, i membri della società civile saharawi hanno rilasciato una dichiarazione congiunta, ribadendo il loro incrollabile sostegno ai prigionieri e alle loro famiglie. Un pensiero particolare è stato rivolto al gruppo di Gdeim Izik e agli studenti detenuti, costretti a sopportare condizioni di reclusione inumane e degradanti. La dichiarazione ha condannato con la massima fermezza le torture, i processi iniqui e le spaventose condizioni di detenzione inflitte nelle carceri marocchine, sottolineando come tali pratiche costituiscano una palese violazione degli standard fondamentali in materia di detenzione e delle convenzioni internazionali, tra cui la Quarta Convenzione di Ginevra e la Convenzione contro la tortura.

Il documento si configura come un accorato appello umanitario rivolto a tutte le persone amanti della libertà nel mondo. La società civile saharawi ha esortato la comunità internazionale a unirsi con forza alla campagna per la liberazione dei prigionieri politici saharawi, intensificando gli sforzi per infrangere il muro di silenzio che avvolge le loro sofferenze. L'obiettivo è amplificare le loro voci all'interno dei forum internazionali e esercitare una pressione significativa sui governi affinché interrompano ogni forma di sostegno finanziario e militare all'occupazione marocchina, ritenuta la radice delle ingiustizie subite.

Con una rinnovata determinazione, i membri della società civile saharawi hanno ribadito che la loro lotta per la giustizia e la dignità continuerà senza sosta fino alla liberazione di ogni singolo prigioniero, alla definitiva cessazione dell'occupazione e al pieno raggiungimento dell'indipendenza della Repubblica saharawi. La marcia rappresenta un segnale chiaro e inequivocabile della resilienza e della tenacia del popolo saharawi nella sua incessante ricerca di autodeterminazione e rispetto dei diritti umani fondamentali.

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