Madrid, 10 aprile 2025 - In un episodio di estrema gravità e in flagrante violazione delle norme che tutelano l'inviolabilità delle persone, nella giornata di martedì 8 aprile un gruppo di cittadini marocchini ha preso d'assalto un centro a Poitiers, in Francia, dove si trovavano la cittadina francese Claude Mangin-Asfari moglie del prigioniero politico saharawi Naâma Asfari e il giornalista saharawi Limam El Guedda.
Gli aggressori hanno tentato di irrompere con la forza nell'edificio, danneggiandone le porte in una scena che richiama i metodi intimidatori del regime marocchino contro gli attivisti saharawi nei territori occupati del Sahara Occidentale. Questo attacco, avvenuto su suolo europeo, rappresenta una sfida aperta alle leggi francesi e si è consumato alla presenza di due agenti della polizia francese e delle guardie private del centro.
L'Associazione dei Giornalisti e Scrittori Saharawi in Europa condanna con la massima fermezza questo vile atto di violenza, che conferma ancora una volta la strategia repressiva del regime marocchino e il suo tentativo di esportare la sua oppressione oltre i propri confini, colpendo le voci libere e coloro che sostengono la causa del popolo saharawi.
Riteniamo le autorità francesi pienamente responsabili della sicurezza di Claude Mangin-Asfari, del nostro collega Limam El Guedda e di tutti coloro che si trovano all'interno del centro. Esigiamo inoltre l'immediata apertura di un'indagine per individuare e punire i responsabili di questo attacco, nonché l'adozione di misure di protezione legale per attivisti e giornalisti saharawi sul territorio francese.
Questi atti di intimidazione non ci fermeranno. Continueremo a denunciare con determinazione le politiche di occupazione e a difendere la libertà di espressione, ovunque essa venga minacciata.
