Sahara occidentale, 10 febbraio 2025 - Reporter Senza Frontiere (RSF) ha denunciato con fermezza l'espulsione di due giornalisti spagnoli dal Sahara Occidentale da parte delle autorità marocchine. I due reporter, Francisco Carrión del quotidiano El Independiente e José Carmona di Publico, si trovavano nella città di Dakhla per documentare la situazione dei diritti umani nei territori occupati.
RSF ha dichiarato che l'espulsione dei giornalisti rappresenta una grave violazione della libertà di stampa e del diritto all'informazione. L'organizzazione ha espresso profonda preoccupazione per le crescenti restrizioni imposte ai media che cercano di fare luce sulla situazione nel Sahara Occidentale.
L'espulsione dei due giornalisti è avvenuta in seguito all'avvio di voli diretti della compagnia aerea Ryanair verso Dakhla, una mossa che RSF ha criticato in quanto viola il diritto internazionale. L'organizzazione ha sottolineato come tale iniziativa abbia spinto i due reporter a recarsi nella regione per indagare sulle conseguenze di questa decisione.
RSF ha inoltre evidenziato le difficoltà incontrate dai giornalisti durante il loro lavoro. José Carmona ha raccontato di essere stato costantemente sorvegliato dalla polizia marocchina e di essere stato espulso insieme a due membri del Coordinamento statale delle associazioni di solidarietà con il Sahara (CEAS-Sahara) mentre realizzava un'intervista. Anche Francisco Carrión è stato bloccato all'aeroporto di Dakhla e costretto a firmare un documento di espulsione.
RSF ha chiesto alle autorità marocchine di rispettare la libertà di stampa e di consentire ai giornalisti di svolgere il proprio lavoro senza interferenze. L'organizzazione ha ribadito che la comunità internazionale deve fare pressione sul Marocco affinché rispetti i diritti umani nel Sahara Occidentale e garantisca la tutela dei giornalisti che vi operano.
RSF continuerà a monitorare da vicino la situazione nel Sahara Occidentale e a denunciare ogni violazione della libertà di stampa. L'organizzazione invita tutti i soggetti interessati a sostenere la sua azione a tutela del diritto all'informazione e dei diritti umani nei territori occupati.