Sahara occidentale, 11 febbraio 2025 - Le forze di occupazione marocchine continuano a perpetrare gravi violazioni dei diritti umani nel Sahara Occidentale, intensificando la repressione contro attivisti e prigionieri politici saharawi. Secondo quanto denunciato dal Collettivo dei difensori dei diritti umani dei Sahrawi, le autorità marocchine hanno intensificato la deportazione di prigionieri politici, trasferendoli in località distanti dai loro luoghi di origine come punizione per aver osato protestare contro le condizioni disumane di detenzione e i trattamenti crudeli subiti.
Deportazioni in violazione del diritto internazionale:
Tra i prigionieri politici saharawi recentemente deportati figurano Aziz Al Wahidi, Albar Al Kantaoui e Abdelmula Al Hafidi, noti per la loro opposizione all'occupazione marocchina e per le proteste contro le violazioni dei diritti umani nelle carceri. Albar El Kantaui è stato trasferito verso una destinazione sconosciuta, mentre Aziz El Wahidi è stato rinchiuso in una prigione locale. Abdelmula Al Hafidi è stato invece trasferito dalla prigione di Oudaya a Marrakech alla prigione di Bour El Sima a Safi, in Marocco.
Tali deportazioni costituiscono una flagrante violazione dell'articolo 76 della Quarta Convenzione di Ginevra, che sancisce il diritto dei prigionieri di essere detenuti in luoghi prossimi ai loro luoghi di residenza originari. La Convenzione di Ginevra esige inoltre che ai detenuti siano garantite condizioni di detenzione umane e un'adeguata assistenza medica.
Crimini contro l'umanità:
Le violazioni dei diritti umani perpetrate dal Marocco nel Sahara Occidentale sono numerose e gravi, configurandosi come veri e propri crimini contro l'umanità. Oltre alle deportazioni illegali, le forze di occupazione marocchine sono accusate di omicidi, torture, arresti e detenzioni arbitrarie, esecuzioni extragiudiziali, sparizioni forzate, saccheggi, furti e confische di proprietà private, nonché attacchi militari contro i civili.
La comunità internazionale ha ripetutamente condannato queste atrocità, chiedendo al Marocco di rispettare i diritti umani nel Sahara Occidentale e di porre fine all'occupazione illegale del territorio. Tuttavia, ad oggi, le violazioni continuano, alimentando una spirale di violenza e sofferenza per il popolo saharawi.
Appello alla comunità internazionale:
Di fronte a questa grave situazione, è fondamentale che la comunità internazionale intensifichi i suoi sforzi per proteggere i diritti umani nel Sahara Occidentale e per garantire al popolo saharawi il diritto all'autodeterminazione. È necessario esercitare pressioni sul Marocco affinché rispetti il diritto internazionale e ponga fine alle violazioni dei diritti umani, assicurando al contempo che i responsabili di tali crimini siano chiamati a risponderne davanti alla giustizia.