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UE ribadisce: l'accordo sull'aviazione con il Marocco non si applica al Sahara Occidentale


Bruxelles, 21 gennaio 2025La Commissione europea ha ribadito che l'accordo euromediterraneo in materia di aviazione tra l'UE e il Marocco non si applica al Sahara Occidentale. Questa conferma è giunta in risposta scritta a un'interrogazione dell'eurodeputata Lynn Boylan (The Left), a seguito dell'annuncio di Ryanair di nuove rotte aeree per la città occupata di Dakhla, nel Sahara Occidentale.

Nella sua risposta, la Commissione ha chiarito che, durante la riunione del Forum consultivo sulla politica estera dell'UE in materia di aviazione del 3 dicembre 2024, aveva già informato i vettori aerei dell'UE che, in conformità con la giurisprudenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE), l'accordo euromediterraneo in materia di aviazione tra l'UE e il Marocco non si estende alle rotte che collegano il territorio di uno Stato membro dell'UE con il territorio del Sahara Occidentale.

È fondamentale ricordare che la CGUE ha precedentemente stabilito che l'accordo sull'aviazione tra UE e Marocco non può essere applicato ai voli che interessano il Sahara Occidentale, in quanto tale territorio non rientra nella sovranità riconosciuta al Marocco.

La questione è emersa in seguito all'annuncio di Ryanair, che descriveva Dakhla come parte del Regno del Marocco. Questa posizione è in linea con le rivendicazioni territoriali del governo marocchino, ma contrasta con il diritto internazionale, la politica dell'UE e le sentenze della CGUE.

L'interrogazione scritta presentata dall'eurodeputata Boylan ha sottolineato l'importanza di rispettare i quadri giuridici dell'UE negli accordi esterni in materia di aviazione, richiamando l'attenzione dei vettori aerei sui loro obblighi quando operano rotte che coinvolgono territori occupati. L'interrogazione ha inoltre sollevato interrogativi sulla responsabilità delle aziende con sede nell'UE, in particolare in merito all'astensione dalla pubblicizzazione di territori occupati, come quelli Saharawi, in modo tale da non travisarne il reale status internazionale.

Questa situazione evidenzia le continue rivendicazioni e le vittorie del popolo Saharawi nella sua resistenza contro le violazioni del Marocco e di altri attori. Inoltre, sottolinea l'impegno dell'UE nel sostenere il diritto internazionale nei suoi accordi esterni e la responsabilità delle aziende europee che operano in contesti geopolitici complessi. La presa di posizione della Commissione Europea rappresenta un importante richiamo al rispetto del diritto internazionale e delle sentenze della CGUE, ponendo l'accento sulla necessità di una corretta informazione e di una condotta responsabile da parte delle compagnie aeree europee.

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