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Norvegia: Chiesta a "Green Reefers" la fine dei trasporti dal Sahara Occidentale

Oslo, 25 ottobre 2024 - Il Comitato norvegese a sostegno del popolo saharawi ha lanciato un nuovo appello alla compagnia di navigazione "Green Reefers", esortandola a cessare immediatamente il trasporto di prodotti ittici provenienti dal Sahara Occidentale occupato.

In una lettera indirizzata alla società proprietaria della nave frigorifera "Green Austevoll", il Comitato ha sottolineato la gravità dell'azione della compagnia, definendola "una pratica commerciale più che problematica". L'accusa è quella di contribuire allo sfruttamento illegale delle risorse naturali di un territorio conteso e in attesa di decolonizzazione.

La decisione della Corte di Giustizia dell'UE, che ha annullato gli accordi commerciali tra l'UE e il Marocco a causa dell'inclusione del Sahara Occidentale, rafforza la posizione del Comitato. Quest'ultimo ricorda che, secondo le sentenze dell'Alta Corte europea, il consenso del popolo saharawi è una condizione essenziale per la validità di tali accordi. Pertanto, la pesca nelle acque territoriali del Sahara Occidentale e il successivo trasporto dei prodotti violano il diritto internazionale.

Nonostante le precedenti richieste del Comitato siano rimaste inascoltate, l'organizzazione norvegese rimane determinata a far cessare questa pratica. "Sono le autorità a decidere quali sanzioni applicare. Noi ci occuperemo di monitorarne l'applicazione", ha dichiarato recentemente il presidente della ONG Green Shipping, Eivind Eidesvik.

La "Green Reefers" opera nel settore da oltre vent'anni, trasportando prodotti dal Sahara Occidentale occupato. Questa attività contrasta con le raccomandazioni del governo norvegese, che sconsiglia alle aziende nazionali di commerciare con questo territorio.

L'organizzazione internazionale Western Sahara Resource Watch (WSRW) ha documentato diversi casi di navi della "Green Reefers" coinvolte in simili operazioni, sottolineando la persistenza di questa pratica nonostante le pressioni internazionali.

Il Comitato norvegese spera che questa nuova iniziativa possa finalmente indurre la "Green Reefers" a modificare il proprio comportamento e a rispettare il diritto internazionale e i diritti del popolo saharawi.

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