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Gli attivisti svedesi si uniscono per la causa saharawi durante il tour ciclistico algerino

Algeri, 24 ottobre 2024 Gli attivisti svedesi Benjamin Ladraa e Sanna Ghotbi, sostenitori incrollabili della causa saharawi, sono stati accolti calorosamente dall'ambasciatore della Repubblica saharawi in Algeria, Abdelkader Taleb Omar, mercoledì 23 ottobre. Gli attivisti, che hanno attraversato l'Algeria in bicicletta in segno di solidarietà con il popolo saharawi, hanno ribadito la loro convinzione nella legittimità della lotta saharawi per l'autodeterminazione e l'indipendenza.

Dopo aver intrapreso il loro viaggio in bicicletta attraverso il continente la scorsa settimana, Ladraa e Ghotbi sono arrivati ​​in Algeria per mettere in luce la difficile situazione del popolo saharawi e amplificare le loro voci in mezzo all'occupazione e alla repressione in corso in Marocco. La loro accoglienza presso l'ambasciata saharawi è stata caratterizzata da un profondo senso di cameratismo e impegno condiviso per la causa della libertà.

Intervenendo all'evento, l'attivista Sanna Ghotbi ha espresso la sua "incrollabile" solidarietà con il popolo Sahrawi e le sue aspirazioni all'autodeterminazione. Ha raccontato le sue esperienze di viaggio attraverso 26 paesi in due anni e mezzo, portando la bandiera Sahrawi insieme a Ladraa e impegnandosi con le comunità locali per sensibilizzare sulla lotta Sahrawi.

"Abbiamo fatto appello alle persone di questi paesi affinché sostengano la causa Sahrawi in quanto questione di un popolo sotto occupazione", ha affermato. "Abbiamo anche organizzato conferenze presso le università per informare gli studenti sulla questione e incoraggiarli a schierarsi dalla parte del popolo Sahrawi".

Benjamin Ladraa ha riecheggiato i sentimenti di Ghotbi, sottolineando che "la causa saharawi non è solo una lotta per il popolo saharawi, ma una lotta per tutta l'umanità". Ha sottolineato gli sforzi incessanti del duo per mobilitare il sostegno internazionale per il riconoscimento della Repubblica saharawi.

Ladraa ha rivelato che l'Algeria sarebbe stata la loro destinazione finale prima di visitare i campi profughi Sahrawi. Gli attivisti hanno in programma di pedalare altri 2.000 chilometri attraverso varie città algerine come parte della loro missione.

"Il nostro viaggio non finirà finché la Repubblica Saharawi non sarà indipendente", ha dichiarato Ladraa.

L'ambasciatore Abdelkader Taleb Omar ha accolto con favore l'iniziativa degli attivisti svedesi, salutandola come una testimonianza dell'ondata globale di sostegno alla giustizia e al diritto internazionale. Ha sottolineato il riconoscimento da parte della comunità internazionale del Sahara Occidentale come territorio distinto dal Marocco e ha sottolineato il processo di decolonizzazione in corso.

"Il regime marocchino si ritrova sempre più isolato di fronte a queste crescenti pressioni internazionali", ha affermato l'ambasciatore, citando recenti sentenze della Corte europea e della Quarta Commissione delle Nazioni Unite.

Riconoscendo il loro incrollabile impegno per la causa saharawi, l'ambasciatore Omar ha espresso la profonda gratitudine del popolo saharawi a Ladraa e Ghotbi.

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