Campi profughi saharawi, 28 ottobre 2024 - Dal 26 ottobre al 3 novembre, nei campi sahrawi, si svolgerà la 18ª edizione degli Incontri Internazionali di Arte e Diritti Umani del Sahara Occidentale, conosciuta come ARtifariti, una manifestazione che riunisce artisti e attivisti da tutto il mondo per promuovere il dialogo e sostenere i diritti del popolo sahrawi.
"El Baúl del Retorno": Un’Opera di Memoria e Libertà:
L'edizione di quest'anno vedrà la creazione di un'opera collettiva dal titolo *El Baúl del Retorno*, un’opera simbolica che rappresenta il sogno del popolo sahrawi di ritornare alla propria terra nel Sahara Occidentale. L'opera evoca i bauli che molte famiglie sahrawi hanno costruito mentre attendevano il referendum per l'autodeterminazione, ancora sospeso nonostante gli accordi presi sotto l'egida delle Nazioni Unite.
Costruito secondo la sezione aurea, *El Baúl del Retorno* rappresenta un equilibrio armonico, una metafora di libertà che riflette l'anelito di giustizia e autodeterminazione del popolo sahrawi. Durante il festival, i partecipanti, dagli artisti alla comunità locale, saranno invitati a depositare nel baule un oggetto simbolico, creando una sorta di capsula del tempo. Questi oggetti saranno testimonianza delle sofferenze, della resistenza e della speranza di un popolo che non rinuncia al sogno di libertà.
Promuovere la Gioventù Sahrawi e l’Arte in Esilio:
Oltre alla creazione del *Baúl del Retorno*, ARtifariti offrirà spazio alle opere di artisti sahrawi emergenti, molti dei quali sono giovani cresciuti nei campi profughi. Attraverso vari linguaggi e mezzi espressivi, questi artisti racconteranno la loro realtà, dando voce alla lotta quotidiana per la sopravvivenza e per la libertà. Promuovere i giovani talenti è un obiettivo centrale del festival, che dal 2007 fornisce loro visibilità e supporto.
Tra i partecipanti sahrawi di questa edizione, invitati dal Ministero della Cultura della Repubblica Araba Sahrawi Democratica, ci sono artisti come Sidi Ahmain, Salka Hamadi, Yamila Saied, e molti altri. Saranno affiancati da un gruppo di artisti internazionali coordinato da Alonso Gil e che include, tra gli altri, Laura Martínez Panizo, Ixone Sádaba Fernández, Annette Mokler, e rappresentanti della scuola itinerante VERSEMBRANT.
Eventi Collaterali: Un Dialogo Internazionale di Memoria e Resistenza:
Il programma di ARtifariti 2024 prevede una ricca serie di eventi culturali, che stimoleranno il dialogo sui diritti umani e la memoria storica. Tra questi, il Video Festival del Sahara Occupato, organizzato in collaborazione con Equipe Media e l’Unione dei Giornalisti e Scrittori Sahrawi (UPES), e la tavola rotonda “Arte in Esilio”.
Un’altra iniziativa significativa sarà *1000 Voci per la Libertà*, a cura dell’AAPSS, e un murale collaborativo intitolato *Desert Voice Box*, promosso dall’organizzazione Sandblast. Anche lo sport sarà protagonista con una partita di calcio tra club locali, promossa dalla Fundació Solidaritat dell’Università di Barcellona per sensibilizzare su inclusione e solidarietà.
Tra le attività educative, il concorso per le scolaresche *"Cosa metteresti nel baule del ritorno?"* incoraggerà i giovani a riflettere sulla propria identità e sulle speranze per il futuro. Inoltre, si terrà una Fiera Internazionale dell'Artigianato Tradizionale e il II Festival Nazionale del Canto Patriottico e della Danza Tradizionale.
Un Incontro che Celebra la Memoria e la Resilienza del Popolo Sahrawi:
Curata da Alonso Gil e Salka Hamadi con la collaborazione di Federico Guzmán, l'edizione 2024 di ARtifariti è promossa dal Ministero della Cultura della Repubblica Araba Democratica Sahrawi e dall'Associazione di Amicizia con il Popolo Sahrawi di Siviglia (AAPSS), con Fernando Peraita alla produzione esecutiva. Con iniziative di arte, cultura e memoria, ARtifariti continua ad essere una voce potente che celebra l'identità sahrawi e il diritto inalienabile del suo popolo di decidere del proprio destino.
