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La Francia e il Sahara Occidentale: Critiche al sostegno di Macron per il piano di autonomia marocchino


Parigi, 14 settembre 2024 - Michèle Decaster, segretaria generale dell'Associazione Francese di Amicizia e Solidarietà con i Popoli d'Africa (AFASPA), ha espresso una forte critica al sostegno del presidente francese Emmanuel Macron al piano di autonomia del Marocco per il Sahara Occidentale. Secondo Decaster, Macron non solo "non rompe con la storia coloniale della Francia", ma "serve anche gli interessi commerciali degli ambienti imprenditoriali".

In un contributo pubblicato sul quotidiano L'Humanité, Decaster ha sottolineato come la politica francese sia ancora profondamente segnata da un passato coloniale durato quasi duecento anni. "I valori universali", ha osservato, "non sembrano essere applicabili a tutti i popoli". 

La critica è rivolta in particolare alla posizione di Macron, espressa in una lettera indirizzata al re del Marocco a luglio, in cui il presidente francese ha dichiarato che "il presente e il futuro del Sahara Occidentale rientrano nel quadro della sovranità marocchina". Questa dichiarazione, secondo Decaster, è un tentativo di contrastare la crescente perdita di influenza della Francia in Africa.

Per Decaster, è ormai giunto il momento di mettere fine al colonialismo e al neocolonialismo nel XXI secolo. Ha accusato la posizione ufficiale di Macron di favorire il re del Marocco, Mohamed VI, nella sua occupazione illegale del Sahara Occidentale, da cui il Marocco trae profitti sfruttando le risorse naturali della regione sin dal cessate il fuoco del 1991.

Decaster ha evidenziato come gli ambienti imprenditoriali francesi stiano celebrando i vantaggi economici derivanti dall'accesso al mercato marocchino e alle ricchezze minerarie del sottosuolo saharawi, in gran parte ancora inutilizzate.

L'attivista ha inoltre espresso indignazione per il continuo sostegno della Francia al piano marocchino per il Sahara Occidentale, sottolineando che il re del Marocco ha sempre potuto contare sull'appoggio francese, anche in seno al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, durante i rinnovi del mandato della MINURSO (Missione delle Nazioni Unite per il Referendum nel Sahara Occidentale). Macron, secondo Decaster, ha attentamente evitato di includere i diritti umani nelle missioni della MINURSO, garantendo una protezione diplomatica a favore del Marocco.

Decaster ha inoltre ricordato il coinvolgimento militare della Francia contro il popolo saharawi in vari momenti storici: dalla distruzione della città di Smara nel 1912, all'operazione "Ecouvillon" del 1958 insieme alla Spagna franchista, fino alle operazioni "Lamantin" del 1977 e 1978, che bombardavano le forze del Fronte Polisario.

Infine, ha denunciato il muro di difesa marocchino, una struttura lunga 2.700 km, costruita con il contributo di consiglieri militari francesi nel 1986, che divide il Sahara Occidentale da nord a sud e che è disseminata di mine.

Decaster ha anche sottolineato come, dal gennaio 2014, 296 osservatori e giornalisti provenienti da 21 Paesi e 4 continenti siano stati espulsi dal Sahara Occidentale dalle autorità marocchine, impedendo di fatto l'accesso alla regione e limitando la libertà di informazione.

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