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Il Fronte POLISARIO respinge le dichiarazioni marocchine al Consiglio di Sicurezza dell’ONU



New York (Nazioni Unite), 18 settembre 2024 - Sidi Mohamed Omar,  rappresentante del Fronte Polisario presso le Nazioni Unite e coordinatore con la MINURSO, ha inviato una lettera formale all'ambasciatore Samuel Žbogar, presidente del Consiglio di Sicurezza per il mese di settembre, nonché rappresentante della Slovenia presso le Nazioni Unite. Nella sua lettera, Sidi ha contestato fermamente le affermazioni fatte dal rappresentante del Marocco, stato occupante del Sahara Occidentale, nella sua recente comunicazione al Consiglio di Sicurezza.

La lettera saharawi ha smontato punto per punto le dichiarazioni marocchine, etichettandole come ingannevoli e prive di fondamento. Sidi ha utilizzato prove documentate per dimostrare la vacuità delle argomentazioni marocchine, ribadendo che la ripetizione costante di false affermazioni non può alterare la verità né ingannare gli Stati membri. Egli ha infatti sottolineato come il tentativo del Marocco di distorcere la realtà storica e giuridica del Sahara Occidentale sia destinato a fallire.


Confutazione delle Dichiarazioni Marocchine

Il diplomatico saharawi ha sottolineato come il Sahara Occidentale sia ufficialmente riconosciuto dalle Nazioni Unite come un territorio non autonomo in attesa di decolonizzazione dal 1963. L'occupazione da parte del Marocco, iniziata nel 1975, è in violazione del diritto internazionale, come confermato da numerose risoluzioni delle Nazioni Unite e dalla Corte Internazionale di Giustizia. In particolare, Sidi ha respinto la tesi marocchina secondo cui il Sahara Occidentale non sarebbe una questione di decolonizzazione. Questa posizione contrasta con le deliberazioni dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che ha chiaramente designato il territorio come non autonomo e sottoposto al processo di decolonizzazione.


L'Accordo di Madrid: Un Documento Senza Validità Giuridica

Una delle principali affermazioni contestate dal Fronte POLISARIO riguarda l'Accordo di Madrid del 1975, che il Marocco continua a utilizzare come giustificazione per la sua occupazione del Sahara Occidentale. Sidi ha ricordato che l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite non ha mai approvato tale accordo, limitandosi a "prenderne atto". L'accordo, secondo il parere legale del Consigliere Legale delle Nazioni Unite del 2002, non ha trasferito la sovranità sul territorio né ha conferito al Marocco lo status di potenza amministratrice. Pertanto, esso non influisce sullo status giuridico del Sahara Occidentale come territorio non autonomo.


Diritto all'Autodeterminazione: Un Principio Inalienabile

Un altro punto cruciale della lettera riguarda il diritto del popolo saharawi all'autodeterminazione. Il Fronte POLISARIO ha sottolineato che l’autodeterminazione è un diritto inalienabile che deve essere esercitato liberamente dai popoli del territorio, non dalle potenze occupanti. Sidi ha evidenziato come il Marocco abbia distorto tale principio, cercando di imporre una soluzione unilaterale che non riflette la volontà del popolo saharawi. Inoltre, ha ribadito che la proposta marocchina di autonomia non ha mai ricevuto l'approvazione del Consiglio di Sicurezza, che continua invece a sostenere un processo di autodeterminazione attraverso un referendum libero e genuino.

La lettera di Sidi è un chiaro segnale della determinazione del Fronte POLISARIO a proseguire la lotta per l’indipendenza del Sahara Occidentale e a smascherare le strategie di disinformazione del Marocco. Nonostante i tentativi di manipolazione, la comunità internazionale continua a riconoscere il Sahara Occidentale come un territorio non autonomo in attesa di decolonizzazione, e il diritto del suo popolo all'autodeterminazione rimane inalienabile e prioritario.

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