Ginevra, 12 settembre 2024 - Il Gruppo di Ginevra a sostegno del Sahara Occidentale ha lanciato un allarme internazionale sulle gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani perpetrate dal Marocco nelle zone occupate del Sahara Occidentale. La denuncia è stata rivolta al Consiglio dei Diritti Umani, accusato di un deplorevole silenzio di fronte a tali atrocità.
Diverse nazioni, tra cui Namibia, Timor Est, Algeria, Sudafrica e Uganda, hanno unito le loro voci a quella del GGASO, ribadendo il diritto inalienabile del popolo sahrawi all'autodeterminazione e all'indipendenza. Hanno inoltre condannato il saccheggio delle risorse naturali del territorio occupato e l'ostacolo posto dal Marocco all'accesso delle Nazioni Unite per verificare la situazione sul campo.
Il rappresentante del Frente POLISARIO ha tracciato un parallelo tra la situazione del Sahara Occidentale e quella della Palestina, evidenziando le analogie tra le due occupazioni militari e sottolineando la necessità di un maggiore sostegno internazionale per entrambi i popoli.
La comunità internazionale è chiamata a rispondere con urgenza a questa crisi umanitaria e a esercitare pressioni sul Marocco affinché ponga fine alle violazioni dei diritti umani e consenta l'autodeterminazione del popolo sahrawi. Il silenzio non è più un'opzione.
