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Il Presidente Saharawi condanna la distruzione di case Saharawi da parte del Marocco e chiede l'intervento dell'ONU


Sahara occidentale, 31 agosto 2024 - Il Presidente della Repubblica Saharawi e Segretario Generale del Fronte POLISARIO, Brahim Ghali, ha espresso una ferma condanna in una lettera indirizzata al Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, e all'Ambasciatore Michael Omran Kanu, Presidente del Consiglio di Sicurezza e Rappresentante Permanente della Sierra Leone presso le Nazioni Unite. La denuncia riguarda la recente distruzione di decine di abitazioni saharawi alla periferia della città occupata di El Aaiún nel Sahara occidentale, avvenuta all'inizio di questa settimana per mano delle forze di occupazione marocchine.

Nella sua missiva, Ghali ha descritto l'accaduto come un atto di "politica della terra bruciata" praticata dal Marocco, evidenziando il crescente controllo dei coloni marocchini su tutti gli aspetti della vita nelle città saharawi occupate. Secondo rapporti documentati con fotografie e testimonianze dirette, le autorità marocchine hanno attaccato numerose famiglie saharawi nella zona di Lamreiyat, a sud-est di El Aaiún, demolendo le loro case con bulldozer, distruggendo le loro proprietà, maltrattando i residenti e costringendoli ad abbandonare la zona.

Ghali ha sottolineato che queste azioni costituiscono un crimine di guerra e rappresentano una grave escalation della politica coloniale marocchina. Tale politica, secondo il leader saharawi, mira a perpetuare l'occupazione illegale del Sahara Occidentale, trasformando i saharawi in rifugiati nelle loro stesse terre, mentre promuove l'insediamento di coloni marocchini e di altre nazionalità, in violazione flagrante della Convenzione di Ginevra del 1949 e dei principi del diritto internazionale umanitario.

Il Presidente saharawi ha rinnovato la richiesta al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di adottare misure urgenti per ritenere il Marocco responsabile delle sue violazioni e di creare meccanismi efficaci per la protezione dei civili saharawi nei territori occupati. Ghali ha concluso ribadendo che non sarà possibile un processo di pace serio finché il Marocco continuerà ad agire con impunità nel Sahara Occidentale occupato.

Nella sua lettera, Brahim Ghali ha chiesto che il Consiglio di Sicurezza venga informato del contenuto della stessa, esprimendo la sua più alta considerazione per le istituzioni internazionali coinvolte.

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