Sahara occidentale, 29 luglio 2024 - Il supporto della Francia al piano di autonomia proposto dal Marocco per il Sahara Occidentale rappresenta "una flagrante violazione della legalità internazionale" e mina gli sforzi delle Nazioni Unite per un referendum sull'autodeterminazione. Questa è la dura critica sollevata dalle associazioni spagnole e britanniche a sostegno del popolo saharawi.
Carmelo Ramirez, presidente del movimento spagnolo di solidarietà con il popolo saharawi, ha dichiarato che il sostegno della Francia al piano di autonomia è "una flagrante violazione della legalità internazionale" e calpesta i legittimi diritti all'indipendenza e alla libertà del popolo saharawi, riconosciuti internazionalmente dal 1973. Ramirez ha inoltre sottolineato che "dal 1970, la Francia ha sostenuto politicamente e militarmente il Marocco, contribuendo a rafforzare la sua occupazione nel Sahara Occidentale."
Danielle Smith, presidente dell'associazione britannica SandBlast, che difende i diritti del popolo saharawi, ha condannato la decisione della Francia, affermando che questa scelta "indebolirà" gli sforzi dell'ONU per organizzare un referendum sull'autodeterminazione nel Sahara Occidentale.
Anche l'ufficio del Consiglio della Nazione, la camera alta del Parlamento, ha espresso una ferma condanna, definendo "vergognoso" il sostegno della Francia al piano di autonomia marocchino. In una dichiarazione ufficiale, Mujaheed Salah Goudjil, presidente della camera bassa, ha affermato che il supporto francese rappresenta "una deriva pericolosa" che ostacola gli sforzi delle Nazioni Unite, che da decenni inseriscono il Sahara Occidentale nella lista dei territori da decolonizzare.
"La decisione della Francia è contraria alla prassi diplomatica mondiale ed è sintomatica di un baratto di principi per interessi," si legge nella dichiarazione del Consiglio della Nazione. "Con questa decisione, la Francia calpesta le risoluzioni delle Nazioni Unite e i pareri consultivi dei suoi organi, avallando l'occupazione di uno Stato membro e fondatore dell'Unione Africana."
In sintesi, il sostegno della Francia al piano di autonomia del Marocco per il Sahara Occidentale è visto come un atto di violazione della legalità internazionale che compromette gli sforzi di pace e autodeterminazione promossi dalle Nazioni Unite, aggravando ulteriormente una situazione già delicata.
