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Sahara Occidentale: Denunciate violazioni marocchine nel rapporto annuale di Ginevra


Ginevra, 24 giugno 2024 - Il rapporto annuale sui diritti umani nel Sahara Occidentale occupato dipinge un quadro desolante di crimini atroci e gravi violazioni perpetrate dallo Stato occupante marocchino. Abdullah Asueilm, Direttore dell'Ufficio per il Coordinamento degli Affari delle Aree Occupate nelle Isole Canarie, ha presentato il rapporto a Ginevra, evidenziando una serie di abusi in atto:

Omicidi, torture, arresti e detenzioni arbitrarie

- Repressione, molestie e persecuzione di attivisti

- Saccheggi, confisca di proprietà private e privazione dei mezzi di sussistenza

- Assedio e chiusura del territorio alle organizzazioni per i diritti umani

- Molestie nei confronti dei difensori dei diritti umani

Asueilm ha sottolineato che queste violazioni, persistenti dall'invasione marocchina del Sahara Occidentale, si sono evolute nel tempo, assumendo forme nuove e più efferate.

Tra le sofferenze più gravi, quelle dei prigionieri politici saharawi del gruppo Gdeim Izik, sottoposti a sistematiche torture fisiche e psicologiche e privati dei diritti basilari. Le loro famiglie patiscono ulteriormente a causa della lontananza dalle carceri e delle difficoltà di comunicazione e visita.

La presentazione del rapporto, redatto da un gruppo di organizzazioni internazionali per i diritti umani, ha visto la partecipazione di Oubi Bachraya Bachir, rappresentante del Fronte Polisario in Svizzera e presso le Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali a Ginevra. Erano presenti anche rappresentanti di Algeria, Palestina e di diversi altri paesi e organizzazioni.

Nel corso della seconda metà di giugno, il Consiglio per i Diritti Umani ha dedicato numerosi seminari, conferenze e attività alla questione saharawi, con un focus particolare sugli aspetti giuridici e legali.

Oltre alle atrocità denunciate, il rapporto:

- Invoca un intervento urgente e concreto da parte della comunità internazionale per la protezione dei civili saharawi e l'autodeterminazione del popolo.

Esorta al rafforzamento del mandato della MINURSO per includere il monitoraggio dei diritti umani.

Richiama il Marocco a rispettare le convenzioni internazionali sui diritti umani e a consentire l'accesso immediato e senza restrizioni ai territori occupati ai osservatori internazionali per i diritti umani.

La situazione nel Sahara Occidentale occupato rimane drammatica e richiede un'azione decisa e concertata da parte della comunità internazionale per porre fine alle sofferenze del popolo saharawi e garantire il loro diritto all'autodeterminazione.

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