Deusto (Spagna), 16 maggio 2024 - Un Congresso Internazionale all'Università di Deusto Riunisce Esperti e Studenti per Affrontare il Conflitto Saharawi.
La scorsa settimana, il campus di Donostia dell'Università di Deusto è diventato un punto di riferimento per un incontro senza precedenti. Esperti, docenti e studenti si sono riuniti per affrontare uno dei conflitti più lunghi e meno noti sulla scena internazionale: il conflitto del Sahara Occidentale.
Riconoscendo l'importanza di esplorare nuove prospettive e approcci multidisciplinari a questo conflitto complesso, l'Università di Deusto ha organizzato un Congresso Internazionale che si è svolto il 9 e 10 maggio presso la sua sede di San Sebastián. Nel corso di due intense giornate, studiosi, ricercatori e studenti provenienti da diverse discipline come Giurisprudenza, Servizio Sociale, Relazioni Internazionali e Impresa hanno partecipato a panel che hanno analizzato le diverse sfaccettature del conflitto.
Dalla prospettiva del diritto internazionale alle innovazioni tecnologiche e al ruolo di nuovi attori politici, sono state discusse questioni cruciali per la comprensione e l'approccio alla situazione nel Sahara Occidentale. Esperti e studenti hanno approfondito tematiche come:
- Nuove prospettive del diritto internazionale
- Approcci multidisciplinari alla risoluzione di conflitti prolungati
- Crisi umanitarie associate
- Innovazioni tecnologiche e loro influenza sul diritto internazionale
- Ruolo dei nuovi attori politici nel conflitto sahrawi
- Sfide derivanti dai cambiamenti politici in Spagna e Europa
- Diritti umani nel contesto di un'occupazione prolungata
Un momento saliente è stata la presentazione di proposte concrete da parte degli studenti, coordinati dalla ricercatrice María López Belloso. Queste proposte hanno affrontato sfide come la cooperazione allo sviluppo, il saccheggio delle risorse naturali e la difesa dei diritti umani nel contesto del conflitto. Dai progetti sociali nei campi sahrawi alle riflessioni sullo sfruttamento delle risorse naturali, gli studenti hanno offerto soluzioni innovative e realizzabili per le sfide della regione.
Uno dei momenti più toccanti è stata la testimonianza sulle violazioni dei diritti umani, incentrata sul caso di Naama Asfari, attivista saharawi condannata a 30 anni di carcere in un controverso processo basato su confessioni estorte sotto tortura. Questo caso ha evidenziato la necessità di una continua pressione internazionale per affrontare le ingiustizie e le complessità politiche che circondano il conflitto del Sahara Occidentale.
Il Congresso Internazionale sul Sahara Occidentale dell'Università di Deusto è stato più di un semplice incontro accademico. È stato un invito all'azione e uno spazio per la riflessione critica su un conflitto che spesso rimane ai margini dell'attenzione internazionale. Attraverso il dialogo collaborativo e la presentazione di proposte concrete, i partecipanti hanno dimostrato un impegno tangibile nella ricerca di soluzioni giuste e durature a una situazione che persiste da decenni.
Con la collaborazione di diverse istituzioni e la partecipazione attiva di studenti ed esperti, questo evento rappresenta un passo importante verso una maggiore consapevolezza e azione a sostegno del popolo Saharawi e per una soluzione giusta e pacifica del conflitto. L'iniziativa non solo ha fornito uno spazio per la discussione accademica, ma ha anche generato un rinnovato slancio per affrontare le complesse sfide che la regione deve affrontare, offrendo speranza per un futuro più promettente.