Madrid, 27 maggio 2024 - Un fronte comune contro il cambio di rotta unilaterale del governo Sánchez sul Sahara Occidentale: il Congresso spagnolo ha approvato una mozione che esorta il presidente a revocare il suo sostegno al piano marocchino e a ripristinare la storica posizione di neutralità attiva del paese.
La mozione, sostenuta da tutti i partiti tranne il PSOE, rappresenta un duro colpo per la politica estera di Sánchez e riafferma il consenso bipartisanco sulla questione del Sahara Occidentale.
Un Congresso unito contro il piano marocchino
Durante la sessione plenaria del Congresso, i rappresentanti hanno espresso forti critiche alla svolta di Sánchez, definendola "illegale" e "contraria al diritto internazionale". La mozione, approvata punto per punto, impegna il governo a:
- Revocare il sostegno al piano di autonomia proposto dal Marocco: questo piano è considerato illegale dalla maggioranza dei paesi e non ha il sostegno del popolo sahrawi.
- Ripristinare la neutralità attiva: la Spagna ha una lunga storia di neutralità nella questione del Sahara Occidentale e questo è visto come il modo migliore per facilitare una soluzione pacifica e duratura del conflitto.
- Rendere pubblico il calendario per la riapertura della dogana di Melilla e l'apertura del porto di Ceuta: la chiusura di questi valichi ha avuto un impatto negativo sull'economia locale e la loro riapertura è vista come un passo importante per migliorare le relazioni con il Marocco.
Unità per la causa Sahrawi
L'approvazione della mozione è un segno dell'ampio sostegno che la causa sahrawi gode in Spagna. Nonostante le divisioni su altre questioni, i partiti politici spagnoli sono uniti nel loro sostegno all'autodeterminazione del popolo sahrawi.
La mozione rappresenta un passo importante verso la risoluzione del conflitto del Sahara Occidentale e il ripristino della credibilità della Spagna sulla scena internazionale. Il governo di Sánchez è ora sotto pressione per cambiare rotta e tornare a una politica estera più giusta e coerente.