Parigi, 13 maggio 2024 - Il Collettivo di coordinamento delle associazioni sahrawi in Francia ha espresso profonda preoccupazione per il continuo disprezzo del Marocco per le decisioni delle Nazioni Unite e le violazioni dei diritti umani nei territori occupati del Sahara Occidentale.
In un comunicato diffuso in occasione del 51° anniversario della fondazione del Fronte Polisario, il Collettivo ha condannato il mancato rispetto da parte del Marocco della decisione del Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulle detenzioni arbitrarie, che ha decretato la detenzione arbitraria dei prigionieri del carcere di Gdeim Izik e ne ha richiesto il rilascio e il risarcimento.
Preoccupazione per la repressione dei civili sahrawi:
Il Collettivo ha inoltre denunciato la persistente politica della terra bruciata attuata dal Marocco contro i civili sahrawi, che include la distruzione e l'incendio delle loro case, la confisca di terre e proprietà. Hanno sollecitato un intervento da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e del Comitato Internazionale della Croce Rossa per proteggere i civili sahrawi in conformità al diritto internazionale umanitario.
Richiesta per l'autodeterminazione del popolo Saharawi:
Al centro della protesta rimane il diritto inalienabile del popolo Saharawi all'autodeterminazione e all'indipendenza, come sancito dalle risoluzioni delle Nazioni Unite. Il Collettivo ha condannato il disprezzo del Marocco per il diritto internazionale, evidenziando il suo coinvolgimento nello scandalo Pegasus e la sua influenza corrotta sul Parlamento Europeo per ostacolare le decisioni sul Sahara Occidentale.
Solidarietà e appello all'azione:
Sabato, la comunità Saharawi in Francia si è riunita a Parigi per esprimere solidarietà ai prigionieri politici Saharawi e denunciare le violazioni dei diritti umani. Nonostante il divieto prefettizio, la loro determinazione a difendere i propri diritti rimane incrollabile.
Il Collettivo ha esortato la comunità internazionale, in particolare la Francia, a cessare il sostegno alle attività economiche nel Sahara Occidentale occupato, che violano il diritto internazionale e alimentano l'occupazione marocchina.
La lotta del popolo Saharawi per la giustizia e l'autodeterminazione continua. L'attenzione e l'azione concrete da parte della comunità internazionale sono cruciali per porre fine alle violazioni dei diritti umani e sostenere il loro diritto all'autodeterminazione.
