القائمة الرئيسية

الصفحات

Il Marocco lucra sul fosfato del Sahara occidentale: esportazioni in aumento nel 2023


Londra, 23 maggio 2024 - Il Marocco continua a trarre profitto dallo sfruttamento illegale dei fosfati nel Sahara occidentale occupato, denunciando l'International Western Sahara Resource Watch (WSRW) in un rapporto pubblicato mercoledì 22 maggio. Nel corso del 2023, sono state esportate dal territorio occupato ben 1,6 milioni di tonnellate di questo minerale.

Aumento delle esportazioni e profitti record:

Secondo il WSRW, 29 navi hanno trasportato il fosfato dal Sahara occidentale nel 2023, con un incremento significativo rispetto alle 1,23 milioni di tonnellate esportate nel 2022. Questo commercio rappresenta una delle principali fonti di reddito per il governo marocchino nella regione.

Approfittando dell'aumento dei prezzi del fosfato, trainato dal conflitto in Ucraina e dalla crescente domanda post-pandemia, l'Office Cherifien des Phosphates (OCP) ha registrato profitti netti di 1,4 miliardi di dollari nel 2023 da queste esportazioni illegali. L'OCP controlla Fosbucraa, una società spagnola fondata nel 1968 per lo sviluppo dei minerali nel Sahara occidentale.

Investimenti per aumentare il valore del fosfato:

Dal 2021, il Marocco ha investito pesantemente nel porto e nelle strutture minerarie di Bou Craa, con l'obiettivo di trasformare il fosfato grezzo in prodotti a più alto valore aggiunto, rendendo il commercio ancora più redditizio. Secondo il WSRW, i ricavi del fosfato di Bou Craa sono sensibilmente aumentati dall'inizio del conflitto in Ucraina.

Chiamate a cessare il commercio illegale:

Il valore esatto del commercio di fosfato proveniente dal Sahara occidentale è difficile da determinare, ma il WSRW stima che potrebbe aver raggiunto i 400 milioni di dollari nel 2023. L'osservatorio esorta le aziende coinvolte a cessare gli acquisti e i trasporti di questo minerale finché il conflitto non sarà risolto, evidenziando che nel 2023 un numero record di clienti ha smesso di acquistare fosfato saharawi.

L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nella risoluzione 63/102 del dicembre 2008, ha stabilito che il popolo Saharawi è l'unico proprietario legittimo di queste risorse naturali, con il diritto esclusivo di sfruttarle. Tuttavia, il Marocco continua a sfruttare illegalmente queste miniere, in violazione della risoluzione 1514 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e del Patto sui diritti economici, sociali e culturali.

Sfruttamento continuo nonostante le condanne:

Attualmente, il Marocco controlla il 31% del mercato mondiale dei fosfati grazie allo sfruttamento illegale delle miniere di Bou Craa, che dispongono di riserve stimate in 3 miliardi di tonnellate e coprono un'area di 250 km².

In passato, il Fronte Polisario, con il sostegno di una quarantina di organizzazioni internazionali tra cui la WSRW, è riuscito a bloccare i porti di Panama e del Capo di Buona Speranza per impedire il trasporto di fosfato saharawi.

La lotta per i diritti del popolo Saharawi:

Nonostante le denunce internazionali e le risoluzioni delle Nazioni Unite, lo sfruttamento illegale del fosfato da parte del Marocco nel Sahara occidentale continua ad essere una significativa fonte di entrate per il governo marocchino. La comunità internazionale, guidata da organizzazioni come la WSRW, continua a fare pressione per porre fine a questa pratica e per il rispetto dei diritti del popolo Saharawi sulle proprie risorse naturali.

إذا أعجبك محتوى الوكالة نتمنى البقاء على تواصل دائم ، فقط قم بإدخال بريدك الإلكتروني للإشتراك في بريد الاخبار السريع ليصلك الجديد أولاً بأول ...

نموذج الاتصال

Nome

Email *

Messaggio *