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Smentita del Polisario alle Nazioni Unite: Il Sahara Occidentale e le affermazioni del Marocco


New York, 19 aprile 2024 - In una dichiarazione resa pubblica giovedì 18 aprile, Sidi Mohamed Omar, rappresentante del Fronte POLISARIO presso le Nazioni Unite e coordinatore della MINURSO, ha respinto le affermazioni fatte dal rappresentante dello Stato occupante del Marocco durante il dibattito del Consiglio di Sicurezza sul “Ruolo dei giovani nell’affrontare le sfide alla sicurezza nel Mediterraneo”.

DICHIARAZIONE:

Nella sua intervenzione durante il dibattito del Consiglio di Sicurezza sul “Ruolo dei giovani nell’affrontare le sfide alla sicurezza nel Mediterraneo” svoltosi ieri, il rappresentante dello Stato occupante del Marocco ha ribadito che il Sahara Occidentale è stato “irreversibilmente recuperato nel 1975”, oltre a formulare altre affermazioni false che non necessitano di commenti.

Tale dichiarazione infondata non solo offende l'intelligenza di tutti, ma evidenzia anche il tentativo del rappresentante del Marocco di ingannare gli Stati membri delle Nazioni Unite, oltrepassando i limiti del buon senso.

È risaputo che l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite e i suoi organi sussidiari continuano a considerare la questione del Sahara Occidentale come una questione di decolonizzazione, conforme al Capitolo XI della Carta delle Nazioni Unite, riaffermando il diritto inalienabile del popolo Saharawi all’autodeterminazione, in conformità con la risoluzione 1514 (XV) dell'Assemblea Generale del 14 dicembre 1960, che contiene la Dichiarazione sulla concessione dell'indipendenza ai paesi e ai popoli coloniali.

Se il Sahara Occidentale fosse stato “recuperato irreversibilmente nel 1975”, come sostenuto dal rappresentante del Marocco, perché allora lo Stato occupante ha deciso di spartire il territorio e la sua popolazione con la Mauritania, firmando la “Convenzione relativa alla frontiera di Stato? linea stabilita tra la Repubblica islamica di Mauritania e il Regno del Marocco”, il 14 aprile 1976 a Rabat?

Inoltre, se il Sahara Occidentale fosse stato “irreversibilmente recuperato nel 1975”, perché il Consiglio di Sicurezza ha “deplorato” lo svolgimento della cosiddetta “marcia verde” nella risoluzione S/RES/380 del 1975, e perché l’Assemblea Generale ha “deplorato profondamente la continua occupazione del Sahara Occidentale da parte del Marocco” nelle risoluzioni A/RES/34/37 del 1979 e A/RES/35/19 del 1980?

Infine, perché l’Assemblea Generale, i suoi organi sussidiari e il Consiglio di Sicurezza continuano a considerare la questione del Sahara Occidentale come una “questione di colonizzazione”, nel caso dell’Assemblea Generale, e come una “questione di pace e sicurezza”, nel caso del Consiglio di Sicurezza, come affermato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite nel suo rapporto (A/78/249) del 27 luglio 2023 presentato alla 78a Sessione dell’Assemblea Generale?

Il rappresentante del Marocco non ha mai fornito risposte a queste semplici domande, poiché esse dimostrano, tra l’altro, il fatto indiscutibile che il Marocco è una potenza occupante illegale del Sahara Occidentale dal 1975, in flagrante violazione degli scopi e dei principi della Carta delle Nazioni Unite e degli obiettivi e dei principi dell’Atto Costitutivo dell’Unione Africana.

In effetti, i fatti sono inequivocabili, e le affermazioni infondate del rappresentante del Marocco non potranno mai cambiare questa realtà.

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