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Negligenza medica e malfunzionamenti nel trattamento del prigioniero civile saharawi a Agadir



Agadir (Marocco), 22 aprile 2024 - La famiglia di Brahim Dadi Ismaili, prigioniero civile saharawi del gruppo Gdeim Izik detenuto nel carcere Ait Melloul 2, alla periferia di Agadir, ha denunciato gravi casi di negligenza medica e deliberata procrastinazione da parte dell'amministrazione penitenziaria.

Secondo quanto riferito dall'Associazione per la protezione dei prigionieri sahrawi, Ismaili sta vivendo una situazione critica a causa di un presunto mancato intervento medico. La famiglia ha dichiarato che il figlio li ha informati di soffrire di un grave mal di schiena che gli impedisce di svolgere le normali attività quotidiane, compresi i movimenti, il sonno, la preghiera e le attività di routine.

La situazione si è aggravata dal fatto che Ismaili non ha potuto sottoporsi alla visita medica programmata martedì 16 aprile 2024, a causa della mancanza di attrezzature mediche e del malfunzionamento della macchina per la risonanza magnetica. La famiglia ha espresso sospetti riguardo a una presunta collusione tra l'amministrazione penitenziaria e l'ospedale cittadino di Agadir, che ha contribuito alla mancanza di cure adeguate per Ismaili.

Questa situazione solleva gravi preoccupazioni per il rispetto dei diritti umani e della dignità dei prigionieri saharawi detenuti nelle carceri marocchine. Si auspica un'indagine approfondita e trasparente su questi presunti casi di negligenza e procrastinazione medica, al fine di garantire che Ismaili e altri prigionieri ricevano le cure necessarie e che i responsabili vengano ritenuti pienamente responsabili per le proprie azioni.


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