Bruxelles, 22 marzo 2024 - Il Fronte Polisario ha accolto con favore le conclusioni dell'Avvocato Generale Chapita presentate alla Corte di Giustizia Europea (CGUE) il 21 marzo 2024, nel dossier sulle risorse naturali del Sahara Occidentale. Le conclusioni, pur non essendo definitive, rappresentano un passo avanti significativo nel riconoscimento del diritto del popolo sahrawi all'autodeterminazione e all'indipendenza.
Riconoscimento del diritto all'autodeterminazione e all'indipendenza
Nelle sue conclusioni, l'Avvocato Generale ha sostenuto che:
- I prodotti agricoli del Sahara Occidentale non possono indicare il Marocco come paese d'origine. (causa C-399/22)
- Il Sahara Occidentale e le sue acque adiacenti sono territori separati e distinti dal Marocco. (cause riunite C-778/21 P e C-798/21 P)
- Il Fronte Polisario ha la personalità giuridica internazionale e il diritto di difendere l'integrità territoriale del Sahara Occidentale. (accordo sulle preferenze doganali)
Preoccupazioni per la posizione del Marocco:
Tuttavia, il Fronte Polisario ha espresso preoccupazione per la posizione dell'Avvocato Generale che descrive il Marocco come una "forza di governo" della regione. Tale affermazione, secondo il Fronte, contraddice le precedenti decisioni della CGUE e i principi del diritto internazionale sulla decolonizzazione.
Verso la sentenza definitiva:
Le conclusioni dell'Avvocato Generale non sono vincolanti per la CGUE, che emetterà la sua sentenza definitiva in un secondo momento. Il Fronte Polisario ha ribadito la sua posizione sulla sovranità del popolo sahrawi sulle sue risorse naturali, lo status separato del Sahara Occidentale e il diritto inalienabile all'autodeterminazione e all'indipendenza.