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Il fronte mediatico della lotta saharawi: informazione, resistenza e strategia contro la disinformazione


Campi profughi saharawi, 29 dicembre 2025 – Tra i principali fronti di lotta del popolo saharawi contro l’occupazione marocchina, il fronte mediatico occupa un ruolo centrale e strategico, al pari di quelli militare, diplomatico, dei diritti umani e della difesa delle risorse naturali. È uno scudo essenziale contro la guerra di propaganda e disinformazione condotta da decenni contro il popolo saharawi.

Parlare dei professionisti della stampa saharawi significa riconoscere sacrificio, dedizione e impegno costanti lungo quasi cinque decenni di lotta ininterrotta contro l’occupazione e la sua macchina propagandistica. In questo contesto, la Giornata nazionale dei media, celebrata ogni anno il 28 dicembre, assume un valore simbolico e politico particolare, coincidendo con l’anniversario della fondazione della Radio Nazionale della Repubblica Araba Saharawi Democratica (RASD), istituita il 28 dicembre 1976.

Media e resistenza: una missione nazionale:

I media nazionali hanno accompagnato la marcia del popolo saharawi in tutte le fasi della sua lotta, svolgendo un ruolo decisivo nella diffusione della causa nazionale, nella mobilitazione popolare e nel rafforzamento della coscienza collettiva. Un impegno reso ancora più cruciale nelle attuali circostanze, segnate dal ritorno al conflitto armato dopo la rottura dell’accordo di cessate il fuoco il 13 novembre 2020.

La commemorazione di quest’anno è stata anche un momento di valutazione critica del lavoro svolto dai media saharawi e di riconoscimento pubblico ai giornalisti e agli operatori dell’informazione che hanno contribuito a migliorare il discorso mediatico nazionale.

La celebrazione ufficiale:

La Giornata nazionale dell’Informazione è stata celebrata presso la sede dell’Archivio dei media, alla presenza del Ministro dell’Informazione, Hamada Salma Daf, dei membri della Segreteria nazionale del Fronte POLISARIO, del Governo, del Consiglio nazionale e dell’intera comunità dei media saharawi.

La cerimonia si è aperta con la recitazione di versetti del Sacro Corano e l’esecuzione dell’inno nazionale, seguite dall’intervento del Segretario generale del Ministero dell’Informazione, Hamdi Mayara, che ha elogiato l’impegno dei media nella battaglia per la liberazione e nella costruzione dello Stato, sottolineando il loro ruolo nel contrasto alla “feroce guerra mediatica” dell’occupazione marocchina.

Il direttore centrale della Radio Nazionale, Bachir Al-Dhaif, ha ricordato il 50° anniversario dell’emittente, rendendo omaggio agli operatori che, nonostante difficoltà tecniche e logistiche, hanno continuato a trasmettere la voce del popolo saharawi al mondo.

Istituita ufficialmente nel 2015 come Giornata della Stampa Saharawi, la ricorrenza è oggi un appuntamento annuale promosso dal Ministero dell’Informazione per valorizzare il lavoro dei professionisti del settore.

Strategia mediatica e raccomandazioni:

Nel corso della celebrazione, la comunità dei media saharawi ha ribadito la necessità di elaborare una strategia mediatica integrata, capace di rispondere efficacemente alla propaganda e alla disinformazione delle piattaforme ostili. In una raccomandazione ufficiale, è stato chiesto di attivare il meccanismo del discorso nazionale, rafforzando il coordinamento tra le istituzioni mediatiche e il Segretariato dell’organizzazione politica.

La raccomandazione sottolinea inoltre l’importanza di valorizzare comunicati e dichiarazioni ufficiali per confutare le false notizie, nonché di investire nel fattore umano, creando condizioni adeguate per attrarre e stabilizzare personale qualificato con una solida formazione professionale.

L’intervento del Ministro dell’Informazione:

Nel suo discorso, il Ministro Hamada Salma Daf ha elogiato il ruolo fondamentale dei media nazionali nella difesa della causa saharawi, sottolineando la necessità di un discorso informativo obiettivo, accurato e basato sui fatti, capace di mettere in luce gli sforzi dello Stato saharawi e del Fronte POLISARIO e di difendere il diritto del popolo saharawi alla libertà e all’autodeterminazione.

Il ministro ha ribadito l’urgenza di rafforzare i media con giornalisti altamente qualificati, in grado di affrontare campagne ostili, comprendere le dinamiche internazionali e gestire l’enorme flusso di informazioni trasformandolo in contenuti affidabili. Un riconoscimento particolare è stato rivolto ai giornalisti nei territori occupati, che operano in condizioni di repressione e intimidazione.

Salma Daf ha inoltre ringraziato i media algerini per il loro costante sostegno alla causa saharawi, considerandolo espressione della posizione coerente dell’Algeria, del suo governo e del suo popolo, sotto la guida del Presidente Abdelmadjid Tebboune.

Un libro per la memoria dei media saharawi:

A margine della Giornata nazionale dei media è stato presentato un volume sulla storia della Radio Nazionale Saharawi dalla sua fondazione fino al 1996, scritto dal giornalista ed ex direttore Mohamed Fadel El-Hait. L’opera analizza la nascita della radio nel contesto della lotta nazionale, il suo ruolo come “arma morbida” di costruzione dell’identità e della coscienza collettiva, e le sfide tecniche e umane affrontate in condizioni di conflitto.

Il libro approfondisce le funzioni della radio – informazione, mobilitazione, istruzione e rafforzamento del morale – offrendo esempi concreti del discorso radiofonico saharawi e rappresentando una risorsa preziosa per studiosi di media e conflitti.

In un contesto segnato da sfide crescenti, la Giornata nazionale dei media conferma che l’informazione saharawi resta un pilastro della resistenza e della legittimità della causa nazionale.

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