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ISACOM: Marocco: repressione sistematica degli attivisti sahrawi



Sahara occidentale, 2 gennaio 2024 – L’Istanza Saharawi contro l’occupazione marocchina (ISACOM) ha denunciato la repressione sistematica degli attivisti sahrawi da parte delle autorità marocchine di occupazione.

In una dichiarazione intitolata “La privazione dei diritti economici, civili e politici, uno strumento per la sottomissione e la distruzione delle famiglie sahrawi”, l’organismo sahrawi per i diritti umani ha sottolineato che l’occupazione marocchina continua a limitare i cittadini sahrawi nelle città occupate del Sahara Occidentale dei loro diritti fondamentali, sottolineando che l’amministrazione occupante se ne serve per fermare e indebolire le attività degli attivisti sahrawi.

L’ISACOM ha invitato le masse sahrawi nelle città occupate a “rompere l’assedio imposto agli attivisti sahrawi”.

La ONG sahrawi ha chiesto alle Nazioni Unite di intervenire per contenere la politica di ritorsione contro gli attivisti sahrawi, limitando e impedendo loro di esercitare il diritto di riunione, manifestazione pacifica e libertà di espressione e di opinione, oltre all’emarginazione dei giovani sahrawi, inondando la regione con decine di migliaia di coloni e saccheggia le risorse del popolo Saharawi.

“ISACOM” ha inoltre avvertito che “le forze di occupazione marocchine continuano il loro rigido assedio dei territori occupati e impediscono l’ingresso di organizzazioni per i diritti umani, osservatori e media internazionali. La prevenzione comprende anche i relatori speciali delle Nazioni Unite e l’Alto Commissariato per i Diritti umani”.

Dalla rottura del cessate il fuoco e dall’inizio della guerra, il 13 novembre 2020, il regime sionizzato del Marocco ha scatenato un’insolita repressione contro la popolazione sahrawi, che si aggiunge a quella che aveva già subito in precedenza, attraverso arresti arbitrari, torture, incarcerazioni e persino sparizioni forzate, come denunciato dalle organizzazioni internazionali per i diritti umani.

Il Marocco continua a disperdere proteste pacifiche nelle città sahrawi occupate e a limitare le attività delle organizzazioni sahrawi per i diritti umani, ha inoltre intensificato la repressione contro gli attivisti sahrawi, ha scatenato una frenetica campagna di repressione, persecuzione e molestia contro gli attivisti per i diritti umani e le loro famiglie e irruzioni nelle loro case.

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