Copenaghen (Danimarca), 14 gennaio 2025 - Un incendio doloso ha devastato gli uffici dell'organizzazione Global Aktion situati a Wesselsgade, Nørrebro, Copenaghen, nella notte di lunedì 13 gennaio. La polizia sospetta la natura dolosa dell'incendio, mentre la ONG denuncia un atto con motivazioni politiche legate al suo lavoro di sensibilizzazione a favore del popolo Saharawi e del Sahara Occidentale.
Un attacco deliberato con un messaggio politico:
Secondo quanto riferito ai media locali da Morten Nielsen, coordinatore politico e delle campagne di Global Aktion, l'attacco è consistito nel lancio di liquido infiammabile attraverso le finestre degli uffici. All'ingresso dell'edificio sono state rinvenute scritte con spray nero contenenti messaggi politici come "Marocco" e "Stop al sostegno ai terroristi". Quest'ultimo termine è comunemente utilizzato da ambienti vicini al regime marocchino per riferirsi al Fronte Polisario, movimento che lotta per l'autodeterminazione del Sahara Occidentale.
"Siamo sotto shock. Il nostro ufficio è completamente distrutto. È un attacco diretto contro di noi e il nostro lavoro", ha dichiarato Nielsen.
Global Aktion e il suo impegno a favore del popolo Saharawi:
L'organizzazione supporta diverse cause internazionali, tra cui la lotta del popolo Saharawi per l'autodeterminazione e l'indipendenza del Sahara Occidentale, territorio occupato militarmente dal Marocco dal 1975. Global Aktion collabora con le comunità sia all'interno del territorio occupato che in esilio, con l'obiettivo di dare visibilità al conflitto e promuovere una soluzione basata sulla legalità internazionale.
“Crediamo che questo attacco sia direttamente correlato al nostro lavoro nel Sahara Occidentale. Il Marocco considera questo territorio come suo, ma l’ONU sostiene il diritto del popolo Saharawi all’indipendenza”, ha spiegato Nielsen al quotidiano danese Politiken.
Un incidente insolito nella regione nordica:
Sebbene l'organizzazione abbia ricevuto in passato minacce e sia stata oggetto di proteste davanti alla sua sede, questo attacco rappresenta un'escalation senza precedenti. "Fortunatamente, in Danimarca non è comune che le discussioni politiche raggiungano questo livello di violenza", ha commentato Nielsen.
Nonostante l'impatto emotivo e i gravi danni materiali, Nielsen ha espresso sollievo nel confermare che nessuno è rimasto ferito, poiché l'ufficio era vuoto al momento dell'attacco. Un ulteriore elemento di preoccupazione è rappresentato dal fatto che l'incendio avrebbe potuto propagarsi ad altri appartamenti dello stabile, mettendo a rischio l'incolumità dei residenti, tra cui diverse persone anziane, come riportato da Nielsen al media danese arbejderen.dk.
Supporto dopo l'attacco e reazioni politiche:
L'organizzazione ha ricevuto un'ondata di solidarietà da parte di individui e organizzazioni dopo l'incidente. "C'è già chi si è offerto di aiutarci a trovare un nuovo spazio dove continuare il nostro lavoro", ha aggiunto Nielsen.
L'attacco ha suscitato numerose reazioni anche sui social network. Rosa Lund, politica e membro del Parlamento danese, ha definito l'incidente "disgustoso e orribile" e ha sottolineato la necessità di lasciare che le autorità svolgano le indagini. Sascha Faxe, anch'egli parlamentare, ha affermato che, se l'attacco fosse motivato politicamente, potrebbe essere classificato come terrorismo: "È pericoloso per la nostra democrazia quando i disaccordi diventano violenti". Anche l'attivista sahrawi Asria Taleb ha condannato fermamente l'atto, definendolo "un attacco alla democrazia, alla società civile e alla sede dell'associazione danese Global Aktion che lavora sulla questione sahrawi".
Indagine in corso:
La polizia di Copenaghen ha annunciato l'apertura di un'indagine approfondita. Nel frattempo, l'ondata di sostegno pubblico e di condanna riflette la crescente preoccupazione per tali atti violenti in un paese dove la violenza politica è rara.