Sahara occidentale, 14 dicembre 2023 - Henry Kissinger, segretario di Stato degli Stati Uniti sotto le amministrazioni di Richard Nixon e Gerald Ford, è una figura controversa. È stato elogiato per il suo ruolo nel porre fine alla guerra del Vietnam e nel promuovere la distensione con l'Unione Sovietica, ma è stato anche criticato per la sua politica estera realista, che spesso ha messo gli interessi degli Stati Uniti al di sopra dei valori democratici e dei diritti umani.
Una delle più vergognose eredità di Kissinger è il suo ruolo nell'invasione del Sahara Occidentale da parte del Marocco nel 1975. L'ex colonia spagnola, ricca di fosfati, era abitata da un popolo nomade, i Saharawi, che avevano dichiarato la loro indipendenza. Kissinger, tuttavia, ha sostenuto la rivendicazione territoriale del Marocco, in parte per paura che la diffusione del comunismo in Africa potesse minacciare gli interessi americani.
L'invasione del Sahara Occidentale ha avuto conseguenze devastanti per il popolo saharaui. La maggior parte della popolazione è stata costretta a fuggire in Algeria, dove vive ancora oggi nei campi profughi. Il Marocco ha imposto un regime repressivo nel territorio occupato, violando sistematicamente i diritti umani.
Gli Stati Uniti hanno continuato a sostenere l'occupazione marocchina, nonostante le ripetute risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che chiedono il rispetto del diritto all'autodeterminazione del popolo saharaui. Nel 2020, l'ex presidente Donald Trump ha riconosciuto formalmente la sovranità del Marocco sul Sahara Occidentale, una mossa che ha rafforzato l'occupazione marocchina e minato il processo di pace delle Nazioni Unite.
L'invasione del Sahara Occidentale è un esempio di come la politica estera americana possa essere dannosa per i diritti umani e la democrazia. Kissinger ha giocato un ruolo chiave in questa tragedia, e la sua eredità continua a pesare sulle vite dei Saharawi.
