New York, 30 novembre 2023 - Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ha tenuto una sessione di consultazione a porte chiuse il 16 ottobre 2023, durante la quale i quindici membri hanno ascoltato una presentazione di Alexander Ivanko, Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per il Sahara Occidentale e capo della missione delle Nazioni Unite per il referendum nel Sahara occidentale (MINURSO). Ivanko ha parlato dell'attuale situazione di tensione nel Sahara Occidentale, che è caratterizzata da ostilità di bassa intensità.
A peggiorare ulteriormente la situazione, quasi un mese dopo, il 7 novembre, Ivanko si è recato a Rabat, capitale del Marocco, per informare le autorità marocchine degli attacchi contro la città sahrawi di Smara. La visita non è stata ben accolta dal Fronte Polisario, che ha accusato il Marocco di aver compiuto attacchi contro i civili sahrawi.
Nel suo briefing davanti al Consiglio di Sicurezza il 16 ottobre, Ivanko ha confermato l'esistenza di ostilità che ha definito di "bassa intensità". "In media, entrambe le parti riferiscono da uno a due attacchi al giorno", ha detto. "Questi numeri erano diminuiti durante l'estate, ma a settembre sono aumentati di nuovo, con più di sessanta incidenti segnalati da entrambe le parti".
Ivanko ha anche criticato il Fronte Polisario per aver imposto "ostacoli persistenti" alla libertà di movimento della MINURSO a est del Berm, il muro di separazione costruito dal Marocco nel Sahara Occidentale.
Il Marocco ha espresso grande soddisfazione dopo il briefing di Ivanko, che ha interpretato come una conferma delle sue posizioni sulla questione del Sahara Occidentale. Il Marocco ha anche accusato il Fronte Polisario di diffondere false informazioni sugli attacchi contro i civili.
La situazione nel Sahara Occidentale rimane quindi tesa e divisa. Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU è chiamato a trovare una soluzione che ponga fine al conflitto e garantisca il diritto all'autodeterminazione del popolo sahrawi.
